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Cosa faremo se gli antibiotici non funzioneranno più?

Un rapporto inglese lancia l'allarme: i batteri sono sempre più resistenti e causeranno la morte di 80mila persone.

Aumentano i batteri super resistenti agli antibiotici in Europa. Secondo un rapporto redatto dal Dipartimento per la gestione delle emergenze nazionali britannico la diffusione di una nuova generazione di Antibiotici resistenti - E.coli, Klebsiella pneumoniae e Staphylococcus aureus in primis - potrebbe essere responsabile della morte di 80mila persone perché se i farmaci non dovessero più funzionare anche le infezioni più banali potrebbero diventare fatali.

A commentare il dato è stato, tra gli altri, anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in occasione della Giornata Mondiale della Salute, quest’anno dedicata all’alimentazione, che ha colto l’occasione per fare il punto su quanto si sta facendo per limitare la presenza di antibiotici negli allevamenti.

Il dato sull’uso degli antibiotici è alto nei nostri allevamenti ma dentro gli alimenti che mangiamo sono pochi, perché nel momento in cui la carne viene macellata si è atteso un tempo sufficiente per smaltirli. Stiamo facendo un grande lavoro ma va fatto anche di più, anche con le nuove tecnologie per mettere in sicurezza gli allevamenti. Negli ultimi tre anni è stata ridotta del 30% la quantità antibiotici nelle carni, ma non è sufficiente”, ha dichiarato il ministro.

Cosa possiamo fare nel nostro piccolo per frenare il fenomeno dell’antibiotico resistenza? Ecco tre regole d’oro rese note da Luca Pani, direttore dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco:

  1. usare gli antibiotici solo quando necessario e quando lo prescrive il medico;
  2. seguire correttamente e con precisione le dosi e la durata della Terapia;
  3. non usare antibiotici per Influenza, raffreddore, malattie virali.
Ultimo aggiornamento: 22 Luglio 2015
2 minuti di lettura

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