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Eclissi di sole: consigli per ammirarla senza danneggiare gli occhi

Il 20 marzo occhi all'insù, ma attenzione ad attrezzarsi per non correre rischi.

L’eclissi di sole parziale prevista per venerdì 20 marzo è un evento unico e molto atteso.

L'eclissi durerà dalle 9:20 alle 11:30. Gli esperti dell'Unione astrofili italiani (Uai) rendono noto che il massimo dello spettacolo si avrà alle 10:32 a Milano, alle 10:31 a Roma e alle 10:26 a Palermo. La copertura del disco solare varierà da un minimo del 50% nel sud Italia ad oltre il 70% al Nord.

Si tratta indubbiamente di uno evento interessante e suggestivo, quindi è inevitabile che scuole in tanti si stiano organizzando per godere dello spettacolo.

Ma attenti, avvertono gli oculisti, quella di venerdì sarà una eclissi parziale e quindi osservarla ad occhio nudo o anche tentare di fotografarla può provocare seri danni alla retina. Il sole, parzialmente oscurato, emetterà comunque raggi infrarossi, raggi ultravioletti e onde radio che rappresentano un rischio per gli occhi.

Come osservare l’eclissi? Il Dottor Massimo Nicolò, Oculista, raccomanda attenzione perché "il rischio di dover rimpiangere quel giorno è veramente molto alto. Bastano pochi secondi e, se i raggi luminosi non sono sufficientemente schermati, questi possono danneggiare in modo irreparabile la retina e in particolare la Macula cioè il centro della retina.
Mi rivolgo in particolare ai genitori ma soprattutto agli insegnanti che probabilmente hanno in programma una interruzione delle lezioni per far osservare ai propri alunni questo evento naturale. Gli occhiali da sole, così come le lastre o i negativi delle pellicole fotografiche non sono in grado di filtrare in modo efficiente le radiazioni luminose.
Bisognerebbe che tutti ci munissimo di uno schermo da saldatore o di occhiali con particolari filtri denominati Mylar. Dato che difficilmente sarà possibile munirsi di questi particolari dispositivi di protezione la mia raccomandazione è evitate di guardarla e farla guardare ai bambini. Il rischio è troppo elevato e i possibili danni oculari, la maculopatia solare, sono irreversibili.

Dunque, lasciate nel cassetto gli antichi metodi, del tutto inefficaci, come usare una radiografia come schermo tra l’occhio e il sole o indossare più di un paio di occhiali da sole. Usare fotocamere, binocoli o telescopi muniti di filtri a protezione della vista, oppure dotarsi di occhiali da saldatore con indice di protezione numero 14, oppure di occhialini che usano materiali (mylar o astrosolar) in grado di proteggere gli occhi, come consiglia l'esperto.

 

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio 2015
3 minuti di lettura

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