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Liberi dalla meningite: la vaccinazione fa la differenza

Nella Giornata Mondiale contro la Meningite uno sguardo alla malattia e alle modalità di prevenzione.

Oggi è il World Meningitis Day, una giornata importante per conoscere la meningite e prevenirla.

La meningite torna alla ribalta sui media a causa dell’aumento del numero di casi registrati negli ultimi tempi. Si calcola che dall’inizio del 2015 siano già stati 68 i casi di Meningite in Italia. Solo nella provincia di Empoli si sono registrati cinque casi, un focolaio epidemico che ha messo in allarme gli epidemiologi ed infettivologi dell’Istituto Superiore di Sanità e che ha spinto la Asl territoriale ad attivare misure urgenti per garantire la Vaccinazione alla popolazione.

Molti i bambini colpiti da questa infiammazione delle meningi, le membrane che rivestono midollo spinale ed encefalo, e che può provocare disabilità permanenti e morte. I sintomi della meningite sono subdoli - febbre alta, mal di testa - e non sempre vengono immediatamente ricondotti alla meningite, ma più spesso ad una banale influenza.

Ma qual è la causa della meningite? Il responsabile può essere un virus (la forma di meningite più leggera che si risolve in pochi giorni) oppure un batterio, come lo pneumococco, responsabile di numerose altre infezioni come la polmonite, o il meningococco C e B.

Per questi batteri esistono i Vaccini ai quali fanno ricorso una gran parte dei genitori italiani. Stando alla recente indagine del Censis “La vaccinazione contro il meningococco B secondo i genitori italiani”, il 77% dei genitori ha vaccinato i figli contro la meningite o ha intenzione di farlo.

Resta comunque un problema di disinformazione. Come spiega Ketty Vaccaro, responsabile dell'area Welfare e salute del Censis, "il 77% dei genitori afferma di aver vaccinato o di voler vaccinare i propri figli, ma dal momento che il dato ufficiale della copertura della vaccinazione contro la meningite da Hib3 è del 94,6%, è evidente che i genitori non sono sempre consapevoli di aver vaccinato i propri figli con l'esavalente contro almeno una delle meningiti batteriche. Pochi sanno distinguere tra le diverse forme di meningite e i relativi vaccini. Ad esempio solo un genitore su tre sa che dal 2014 esiste anche un nuovo vaccino, quello contro il meningococco B”.

E aumentare il grado di informazione sulla meningite e sui vaccini, in occasione della Giornata Mondiale della Meningite, il Comitato Nazionale Contro la Meningite (fondato da genitori uniti dalla perdita dei loro figli a causa della meningite) ha lanciato la campagna “Contro la meningite P.U.O.I fare la differenza".

Scattare un selfie, condividerlo sui social con l’hastag '#liberidallameningite' e nominare due amici ambasciatori significa diffondere il messaggio che sconfiggere la meningite è possibile, promuovendo una corretta informazione sui vaccini e sulla malattia, ma anche sull’importanza della diagnosi precoce.

La meningite, infatti ha un decorso molto rapido, così come la terapia antibiotica che riesce a far guarire il paziente nell’arco di 72 ore. Per ogni selfie pubblicato, saranno donati 50 centesimi per un progetto a sostegno dei sopravvissuti alla meningite.

Il Comitato ha anche attivato per l’intera giornata del 24 aprile un numero verde - 800 090 155 – al quale risponderanno pediatri ed igienisti per fornire informazioni preziose sui vaccini disponibili e sulla malattia.

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile 2017
3 minuti di lettura

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