No agli smartphone a tavola, impediscono una corretta masticazione
I tablet e gli smartphone sono ormai inseparabili compagni di vita e non ci si rinuncia neanche a tavola. La cattiva abitudine di tenere sul tavolo dove si pranza il telefono cellulare e di consultarlo tra un boccone e l’altro non compromette solo la corretta comunicazione tra commensali (o familiari), ma rappresenta anche un ostacolo al benessere dell’organismo. Ad esempio, spiega Evelina Flachi, specialista in scienza dell’Alimentazione e docente di Nutrizione per il Benessere all'Università degli Studi di Milano, mangiare in modo distratto maneggiando il tablet o il telefono porta a ingurgitare il cibo senza rendersi conto di cosa si mangia e a masticare male.
La cattiva masticazione non va sottovalutata, spiega l’esperta: “tensione nervosa, pancia gonfia e mal di testa sono solo alcune delle conseguenze di una cattiva masticazione che comporta una scorretta assimilazione degli alimenti e una cattiva digestione". Ogni pasto andrebbe consumato in almeno venti minuti e masticando bene e con calma il cibo. Masticare poco e male, inoltre, favorisce il sovrappeso perché mangiando rapidamente e in modo distratto non si raggiunge quel senso di pienezza necessario per sentirsi sazi ed appagati.
In fondo lo sanno bene quanti trascorrono lunghe ore davanti al pc o alla televisione e non fanno che mangiucchiare per pura alienazione e noia stuzzichini, caramelle e noccioline. Costringendo Stomaco, intestino e fegato ad un sovraccarico di lavoro.
Ma aldilà dell’aspetto puramente legato alla salute, tenere il cellulare a tavola è una pessima abitudine, impedisce di assaporare il piatto e di mangiare lentamente, di comunicare con gli altri.
Un’abitudine, purtroppo, dura a morire. Al punto che alcuni chef hanno sentito la necessità di cambiare le proprie pietanze in modo da renderle più fruibili ai commensali. Come spiega lo chef stellato Giuseppe Iannotti "noi cuochi siamo costretti a rimpicciolire i nostri piatti, con piccoli pezzi che si mangiano quasi con una sola posata senza neanche aver bisogno del coltello. Purtroppo il tempo dedicato alla degustazione dei cibi che compongono un menù è passato dalle 2 ore di qualche anno fa, ai 15-30 minuti odierni”.
Ma alcuni chef non ci stanno e hanno deciso di provare ad invertire la tendenza. Nel 2012 Mark Gold, proprietario e chef dell’Eva Restaurant di Los Angeles, decise di proporre uno sconto del 5% a tutti quelli che lasciavano lo smartphone all'ingresso. L’obiettivo era proprio quello di favorire la comunicazione tra i commensali, nonché quello di far apprezzare il cibo servito al tavolo. L’iniziativa ebbe successo perché ben il 40% dei clienti decise di usufruire dello sconto rinunciando al proprio cellulare per il tempo del pasto.
E ha deciso di fare qualcosa anche lo chef Iannotti che ha eliminato dal nuovo menu gran parte delle creme utilizzate fino ad oggi: “si dovranno riconoscere gli elementi di un piatto, fra cui appunto la masticabilità, con una forte valorizzazione della cucina italiana mediterranea”.