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“Si tratta della neoplasia più comune nei giovani maschi fra i 25 e i 49 anni, rappresentando circa l'1% del totale e il 3-10% dei tumori che colpiscono l'apparato urogenitale maschile”, spiega Vincenzo Mirone, segretario generale della Siu (Società italiana di urologia). In compenso il tasso di mortalità è basso, guarisce infatti il 95% dei pazienti.
Fondamentale in tal senso la prevenzione e la diagnosi precoce. Mirone precisa che non bisogna lasciarsi sopraffare dal pudore o dall’imbarazzo ed è importante eseguire un’autopalpazione per sentire anomalie o noduli. Esattamente come viene raccomandato alle donne per prevenire il tumore al seno. Conoscere l’anatomia dei testicoli e dello scroto ed essere quindi in grado di accorgersi di anomalie o deformità è talmente importante da poter ridurre anche del 12% il rischio di un tumore alla prostata.
Come eseguire l’autopalpazione? Ecco i cinque passi da seguire.
- avvolgere i testicoli, prima l'uno e poi l'altro, nel palmo delle mani;
- farli ruotare con cura tra pollice e indice di entrambe le mani per esaminarli attentamente;
- andare a caccia di noduli duri, gonfiori morbidi o tondeggianti o altre anomalie sulla superficie del Testicolo con le dita;
- eseguire questa procedura con regolarità: ogni mese dopo un bagno caldo che ammorbidisce il sacco scrotale;
- insegnare la palpazione corretta sin dall’adolescenza.