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Allergia ai pollini: sintomi e rimedi

Allergia ai pollini: sintomi e rimedi

L'allergia ai pollini è un'allergia stagionale che ha come sintomi la congestione nasale, starnuti, tosse continua e congiuntivite.
In questo articolo:

L'allergia ai pollini è tra le principali cause di allergia stagionale ed è causata dalla presenza di Pollini nell'aria. L'allergia ai pollini o pollinosi è una reazione spropositata del sistema immunitario dovuta alla presenza di antigeni che si trovano sui pollini prodotti dalle piante. L'attivazione delle imunoglobuline (le immunoglobuline di tipo E, denominate IgE) provoca un processo infiammatorio delle mucose, dovuta alla produzione di istamina. I sintomi dell'allergia sono la conseguenza del contatto tra gli anticorpi e l'allergene a cui si è sensibili. 

La reazione allergica

La reazione allergica è un processo che si sviluppa sostanzialmente in due fasi:

  1. La prima fase è il processo di sensibilizzazione: il Sistema immunitario dell’organismo identifica erroneamente una sostanza innocua nell'aria (allergene) come qualcosa di dannoso e, quindi, inizia a produrre anticorpi per neutralizzarla.
  1. La seconda fase è la reazione immunitaria all’allergene: quando l’allergene entra di nuovo in contatto con l’organismo viene immediatamente riconosciuto come dannoso dagli anticorpi prodotti nella prima fase. Il sistema immunitario attiva così una serie di reazioni di allarme attivando tutti organi deputati alla difesa (naso, occhi, gola, etc.).

Che cosa sono i pollini

I pollini sono piccole particelle rilasciate nell'aria dalle piante, che giungono  a contatto con le mucose attraverso l'aria inspirata. Il polline è il mezzo con cui le piante si riproducono. Queste particelle vengono rilasciate nell'aria affinché si depositino su altre piante, nel terreno o sulla pianta stessa che li rilascia per avviare il processo di riproduzione.

I Pollini che più facilmente scatenano reazioni allergiche sono quelli appartenenti a piante senza fiori, come le graminacee e le platanacee. Spesso questi pollini si ritrovano a chilometri e chilometri di distanza dalla pianta che li ha prodotti e per questo è molto difficile cercare di evitarne il contatto.

L'allergia ai pollini ha un andamento stagionale, poiché ogni pianta ha il suo periodo di produzione. Il bollettino dei pollini può aiutare i soggetti allergici, conoscendo l'allergene che scatena le crisi, ad evitare quanto più è possibile l'esposizione all'agente allergico.

In Italia la stagione di produzione dei pollini comprende nella massima parte i mesi da marzo ad ottobre, con un'alternanza nella presenza dei diversi pollini.

Sintomi di allergia ai pollini

L'allergia al polline, anche detta raffreddore da fieno, si scatena in maniera repentina dopo l'esposizione all’allergene. In questo tipo di allergie si può osservare una certa ricorrenza, legata alla stagionalità e al ciclo delle piante, che producono e immettono nell’ambiente grandi quantità di polline. Alcuni soggetti possono essere allergici a più tipi di pollini, prodotti in vari periodi dell’anno, e quindi soffrire di allergia costantemente.
L'allergia al polline può avere come conseguenza la rinite allergica e l'asma allergica. I sintomi più comuni dell'allergia al polline sono:

  • Congestione nasale
  • Naso gocciolante
  • Lacrimazione degli occhi
  • Starnuti
  • Prurito al naso, agli occhi e alla bocca
  • Prurito alla gola
  • Tosse continua
  • Congiuntivite
  • Gonfiore agli occhi
  • Riduzione del senso dell'olfatto e del gusto

Meno comuni sono alcuni sintomi più gravi, come quelli caratteristici dell’asma, che comportano difficoltà respiratorie gravi e, raramente, shock anafilattico.

Fattori che favoriscono lo sviluppo delle allergie ai pollini

Alcuni fattori possono aumentare il rischio di sviluppare allergie ai pollini:

  • soffrire di altri tipi di allergia o asma;
  • avere un genitore o un fratello con allergie o asma;
  • essere di sesso maschile;
  • essere stati esposti a fumo di sigaretta durante il primo anno di vita;
  • vivere o lavorare in un ambiente in cui sono costantemente presenti i più comuni allergeni.

Da un punto di vista epidemiologico, le allergie non danno generalmente luogo a gravi conseguenze. Tuttavia influiscono fortemente sullo stato di salute generale della popolazione, con pesanti conseguenze sulla qualità della vita della persona allergica che, soprattutto durante l’attacco, vede ridotta la sua capacità lavorativa, di concentrazione e di svolgimento delle faccende quotidiane.

I pollini che scatenano le allergie

I sintomi delle allergie stagionali da pollinosi sono scatenati da:

  • pollini degli alberi, che generalmente fioriscono in primavera;
  • pollini dell’erba, comuni nella tarda primavera e nell'estate;
  • pollini delle erbacce, comuni in autunno;
  • spore di funghi e muffe, la cui concentrazione può aumentare durante i mesi caldi.

    Differenze tra allergia e raffreddore

    Ci sono differenze nella sintomatologia tra raffreddore e allergia. In particolare:

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      Rimedi per l'allergia ai pollini

      Il miglior trattamento per l’allergia ai Pollini è evitare le sostanze che provocano la reazione allergica. Quando ciò non è possibile, alcuni farmaci permettono di alleviare l’entità dei sintomi. Di seguito, un riepilogo dei principali tipi di farmaci che possono essere utili nella gestione dell’allergia ai pollini:

      • I corticosteroidi nasali: sono spray, prescritti generalmente da un medico, che possono aiutare a prevenire e a curare l'infiammazione, il prurito e il gocciolamento nasale. Sono tra i medicinali più efficaci e sono spesso il primo tipo di farmaco prescritto. Tuttavia, specie se presi in grande quantità, possono anche procurare irritazione del naso.
      • Gli antistaminici: generalmente in forma di pillola (sebbene ci siano sul mercato anche spray nasali e colliri antistaminici) agiscono bloccando la produzione d’istamina, una delle sostanze chimiche rilasciate dal sistema immunitario durante una reazione allergica. Questo tipo di farmaci solitamente aiuta a diminuire il prurito al naso, l’entità degli starnuti e la quantità di muco secreto. Sono meno efficaci nel ridurre la congestione nasale.
      • I decongestionanti: generalmente in forma di compressa o spray nasale, sono disponibili sia come farmaci da banco che come farmaci prescrivibili. L’uso dei decongestionanti è molto efficace ma è preferibile non utilizzarli per troppo tempo.
      • I corticosteroidi orali: utilizzati per alleviare i sintomi di allergia grave, sono generalmente prescritti per brevi periodi di tempo. Il loro uso a lungo termine può causare effetti collaterali gravi come cataratta, osteoporosi e debolezza muscolare.

      Fonti:

      • Istituto Superiore di Sanità
      • Mayo Clinic
      Ultimo aggiornamento: 12 Aprile 2024
      6 minuti di lettura

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