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Cellulari e radiazioni

Cellulari e radiazioni

Il rischio maggiore legato alle radiazioni emesse dai cellulari è un innalzamento della temperatura, dannoso per i tessuti circostanti.
In questo articolo:

Fanno male oppure no? C'è chi ne limita l'uso per paura e chi ne fa un uso smodato, magari per lavoro. C'è chi dice che favoriscono l'insorgenza di tumori e chi crede che sia una 'leggenda metropolitana'. Eppure, nonostante il possibile rischio di malattia, i telefonini hanno avuto un vero e proprio boom in Italia negli ultimi anni, tanto che siamo la nazione con un tasso di cellulari pro capite più alto in Europa.

Inoltre, negli ultimi due anni, si è consolidata una moda poco salutare: i cellulari vengono utilizzati già ad una età in cui i danni pare siano più gravi, cioè dai bambini delle elementari. E questi bambini non usano il telefonino dei genitori, ma ne hanno uno proprio. Ma perché i cellulari potrebbero fare male?

Le radiazioni

Gli apparecchi cellulari emettono delle radiazioni, o microonde radio, che si espandono in orizzontale dal telefono verso tutto quello che c'è attorno. Più si è vicini all'apparecchio, ovviamente, maggiore è l'intensità di queste onde.

Queste radiazioni sono dette non ionizzanti, cioè sono al di sotto del milione di GHz (Giga Hertz, cioè un miliardo di Hertz). Inoltre, si tratta di radiazioni ad alta frequenza, come quelle delle antenne della televisione e della radio. Il rischio maggiore legato a questo tipo di onde è quello dell'innalzamento della temperatura, che può arrecare danno ai tessuti circostanti.

La batteria, invece, emana onde di bassa frequenza e la sua pericolosità dipende strettamente dall'intensità di queste onde. Le stesse onde vengono emanate soprattutto dalla rete di distribuzione dell'energia elettrica; chi abita nei pressi di installazioni di questo tipo rischia parecchio. C'è, infatti, una maggiore Incidenza di malattie tipo sclerosi multipla, morbo di Alzheimer, Tumore al seno, leucemia, tumore al cervello.

Cosa succede?

In pratica, pare che queste microonde riescano a neutralizzare la barriera ematoencefalica lasciando passare tossine verso il cervello. Si possono distinguere gli effetti delle radiazioni sull'uomo in conseguenze a breve e lungo termine.

Quelle a breve termine sono essenzialmente legate allo sviluppo di calore (riscontrabile anche telefonando: infatti, restando parecchio tempo a telefono si può notare un riscaldamento dell'orecchio e della parte del cranio corrispondente), che, se il cellulare viene utilizzato per brevi periodi e non troppo spesso, potrebbe effettivamente essere innocuo.

Le conseguenze a lungo termine, invece, non sono state ancora accertate in forma scientifica poiché non esiste una casistica su cui basare gli assunti. Pare, comunque, che le parti più esposte siano, a parte il cervello, gli occhi, con lo sviluppo del melanoma uveale, ed il nervo acustico, sollecitato troppo a lungo.

Sono davvero pericolosi?

Intanto, ci sono occasioni e condizioni in cui il cellulare effettivamente interferisce o danneggia l'uomo. Per esempio, i portatori di pacemaker non possono assolutamente sostare in prossimità di cellulari poiché la loro attività interferisce con quella dei Pacemaker.

È stata anche osservata una maggiore elettricità cerebrale durante l'uso del cellulare: l'elettroencefalogramma registra picchi e curve che duravano fino a 24 ore successive allo spegnimento dello stesso.

Altro danno probabile: l'effetto del calore sviluppato dal cellulare potrebbe alterare i tessuti oculari favorendo il glaucoma. In automobile, poi, oltre a provocare incidenti a causa della distrazione per parlare o per comporre il numero, pare che possa anche interferire con la strumentazione digitale, provocando l'inserimento di ABS o l'apertura di airbag improvvisamente e quando non è necessario.

Cosa fare?

Innanzitutto, teneteli alla larga di bambini ed adolescenti; non solo la minore estensione corporea facilita la penetrazione delle onde, ma sono persone in pieno sviluppo e, quindi, potrebbero averne i danni maggiori. Quando utilizzate il cellulare, fatelo per un periodo breve e preferite sempre l'utilizzo dell'auricolare, in modo da tenere il telefono lontano dal corpo e, soprattutto, non vicinissimo alla testa. Quando potete farne a meno, non accendetelo proprio.

Evitate di portarlo nella giacca, soprattutto nella tasca interna sinistra, perché può provocare interferenze con il ritmo cardiaco. Per correttezza, spegnetelo in presenza di portatori di pacemaker, ma anche nei ristoranti, nei teatri e cinema e, in generale, nei locali pubblici, dove il cellulare emette più potenza per essere in grado di collegarsi alla rete.

Un'ultima accortezza: fate attenzione anche ai telefoni cordless che avete in casa; anche quelli emettono onde magnetiche ed accrescono l'elettrosmog presente nelle vostre case.

Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio 2018
5 minuti di lettura

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