La sicurezza domestica legata all'utilizzo del gas è un tema di particolare attualità. Le statistiche (consultabili sul sito del Comitato Italiano Gas - CIG), danno un’indicazione del fenomeno: nel 2009 si sono verificati 344 incidenti correlabili all'utilizzo del gas (sia metano, sia GPL), che hanno causato 52 decessi e 575 infortunati, con un trend in aumento rispetto al 2008.
Il rispetto delle norme, coniugato alla prudenza e alla consapevolezza da parte degli utilizzatori, e l'osservanza di buone abitudini quotidiane, costituisce la base dei principi della sicurezza.
Quali sono le principali causa degli incidenti? Sono riconducibili sostanzialmente ad errori di installazione e a carenze di manutenzione, ma anche alla disattenzione o all'errata manovra nel caso del GPL distribuito in bombole.
Quali sono i maggiori pericoli? I pericoli non si limitano solamente al rischio di incendio, di esplosione o di intossicazione derivanti dal gas, ma anche dalla nocività rappresentata dai prodotti della sua combustione, in particolare dal monossido di carbonio (CO).
Come si possono prevenire questi incidenti? Sia l'impianto di distribuzione del gas sia tutti gli apparecchi ad esso collegati devono essere installati e manutenuti da 'installatori e manutentori abilitati'. Al termine dei lavori l’installatore deve rilasciare una 'dichiarazione di conformità' per attestare che l’impianto è stato installato a regola d’arte secondo le normative vigenti. È espressamente vietato dalla legge (D.M. 37/08) qualunque operazione di 'fai da te'.
Quali consigli dare agli utenti? Possiamo ricordare alcuni comportamenti che possono essere utili al comune cittadino per individuare eventuali criticità:
Altri consigli? La tubazione flessibile per l’allacciamento degli apparecchi a gas riveste un ruolo molto importante per la sicurezza:
Spesso i media riportano notizie di cronaca per intossicazione o avvelenamento da monossido di carbonio, cosa fare? Il monossido di carbonio è un nemico invisibile. È un gas incolore, inodore, insapore e non irritante che si forma quando si brucia un combustibile in carenza di ossigeno (combustione incompleta). Il suo pericolo è rappresentato dalla grande affinità, molto superiore a quella dell'ossigeno, per l'emoglobina del nostro Sangue cui si lega strettamente sino ad impedire la normale ossigenazione dei tessuti.
Il monossido di carbonio può formarsi dalla combustione degli impianti di riscaldamento, dei fornelli, delle stufe e dei camini, qualora si verifichi un malfunzionamento di tali dispositivi dovuto ad un’erronea installazione o manutenzione oppure ad una inadeguata ventilazione.
In base alla quantità di monossido di carbonio inalata, si possono verificare diversi effetti sull'organismo, dal senso di affaticamento provocato da basse concentrazioni, a
Per evitare possibili problemi è necessario considerare i due elementi fondamentali che sono alla base della sicurezza: la garanzia che i condotti di scarico dei prodotti della combustione siano tenuti costantemente puliti e liberi da impedimenti e l'adeguata ventilazione ed aerazione dei locali ove sono installati i generatori di calore. Verificare, inoltre, che le tubazioni di raccordo tra i generatori di calore e le canne fumarie siano a tenuta, realizzati con tubature in acciaio rigido e posizionate secondo i principi della regola d'arte.
Come interviene l’ASL? Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (S.I.S.P.) dell’ASL, qualora interpellato dai Comuni in merito a segnalazioni di inconvenienti collegati all’uso dei diversi tipi di apparecchi a gas, può intervenire per la verifica della correttezza della documentazione a corredo degli impianti e per valutare l'esistenza di eventuali grossolane carenze d'installazione degli apparecchi.
Il SISP in caso di eventi da intossicazione da monossido di carbonio interviene per relazionare all'Autorità Giudiziaria circa le cause che hanno originato l'incidente e di segnalare all’autorità locale (il Sindaco) gli INTERVENTI da imporre per la rimozione delle cause degli incidenti. Infine alcune semplici, ma utili indicazioni per aumentare la sicurezza nell’uso domestico del gas: