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Dormire in vacanza

Dormire in vacanza

Anche in vacanza è importante dormire bene perché il sonno restituisce al corpo l'energia necessaria per affrontare la giornata.

Non esiste differenza tra il dormire in vacanza e il dormire durante l’attività lavorativa. Il Sonno è un diritto-dovere irrinunciabile dell’organismo e dobbiamo utilizzare le ore trascorse a letto per restituire al corpo l’energia necessaria per affrontare il giorno successivo, in ferie come sul lavoro, a casa come al mare o in montagna o sul lago.

Quindi il problema non è tanto 'come dormire bene in vacanza', ma piuttosto 'come dormire bene', sempre. Tuttalpiù in vacanza può esserci un ritmo quotidiano differente, a volte più rilassato a volte più frenetico, e quindi le prime 2-3 notti trascorse in ferie possono presentare problemi di adattamento ambientale (differente materasso, diversa temperatura, differenti rumori ambientali, diversa alimentazione…).

Alzarsi dal letto 'più stanchi di quando ci siamo coricati' è indice di un sonno non ristoratore, e in genere è causato da sbagli che si compiono nella giornata, che si ripercuotono sul buon riposo e costringono spesso a ricorrere a rimedi farmacologici che, è bene sottolinearlo, andrebbero sempre evitati, soprattutto sul lungo periodo.

Gli sbagli sono molti, e qui possiamo ricordare i più frequenti:

  • Coricarsi subito dopo aver cenato. In tal modo la Digestione diventa più difficoltosa e può manifestarsi un senso di non completo benessere dovuto al processo digestivo ostacolato dalla posizione orizzontale. Quindi, dopo aver mangiato, è opportuno effettuare una passeggiata o comunque un po’ di attività fisica leggera, che migliora la circolazione (e di conseguenza la digestione) ed evita la spiacevole sensazione di coricarsi con un mattone dentro lo stomaco.
  • Mangiare troppo a cena e in particolare cibi pesanti da digerire (quali fritti o cibi molto conditi con salse e sughi vari). Vale quanto scritto nel punto precedente.
  • Coricarsi ad orari sempre differenti. Il nostro corpo possiede un orologio biologico 'tarato' su avvenimenti basilari della giornata: svegliarsi, alimentarsi, addormentarsi. È opportuno che questi avvenimenti accadano ad orari costanti, in modo che vengano impostate automaticamente le suddette scadenze temporali. Non assumere, dal tardo pomeriggio in avanti, sostanze energizzanti o sostanze che possano causare un’accelerazione o un’alterazione di alcuni metabolismi (caffè, tè, bibite contenenti eccitanti, superalcoolici).
  • Andare a letto se non si ha sonno. Ci si coricherebbe con un presupposto negativo e la preoccupazione di non riuscire ad addormentarsi causerebbe quasi sicuramente una difficoltà nell’Addormentamento stesso.
  • Rimanere a letto se non si riesce a dormire. Il letto deve essere 'interpretato' dal nostro cervello come un luogo di riposo e di rilassamento e non come uno strumento di tortura: in caso di difficoltà ad addormentarsi è meglio alzarsi e fare qualche attività anche minima (leggere, guardare la TV), ritornando a letto quando il sonno si fa finalmente sentire.
  • Dare credito alle dicerie per cui se si è fisicamente stanchi si dorme meglio. Non è affatto vero: un corpo eccessivamente affaticato trova difficoltoso addormentarsi, per cui si devono evitare gli sforzi fisici intensi prima di coricarsi. Molto meglio una breve camminata in relax psichico, specie se la temperatura esterna è piacevole.
  • Affidarsi ad una pastiglia per dormire. Errore grave, che può comportare assuefazione e/o dipendenza, con il rischio della necessità di aumentare continuamente la potenza del sonnifero senza ottenerne l’effetto voluto. Le compresse che inducono sonno possono essere utilizzate, ma solo all’occorrenza e solo per brevi periodi, senza diventare un’abitudine pessima e dannosa. Ci si può affidare a prodotti naturali (erbe, decotti, infusi rilassanti sono presenti a decine nelle farmacie, parafarmacie ed erboristerie) o a modulatori del sonno quali la melatonina (che perlomeno non causa dipendenza o danni, anche se il suo effetto è lieve).


Mettendo in atto queste sintetiche regole si potrà ottenere un sonno ristoratore, in vacanza come a casa nostra, soprattutto in condizioni ambientali disagiate (molto freddo o molto caldo, presenza di zanzare, rumori di movida, schiamazzi notturni).

Se l’addormentamento ed il sonno sono resi difficoltosi da questi fattori contingenti, cerchiamo almeno di non farci del male con abitudini errate e dannose. Il dormire bene è un diritto: sfruttiamolo al meglio.

 

A cura di:

Dott. Enzo Brizio - Medico di famiglia

Ultimo aggiornamento: 06 Agosto 2015
4 minuti di lettura

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