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Esperto Risponde

1° trattamento: CHIRURGIA ONCOLOGICAMENTE CORRETTA

Mio marito, 66 anni, dopo essere stato sottoposto lo scorso anno a intervento di Hartmann e ileostomia terminale, in seguito a occlusione intestinale da K al sigma, ha subito in questi giorni un nuovo intervento per recidiva di adenocarcinoma e metastasi nell'area ileale. L'esame istologico rivela infiltrazione in parete intestinale fino alla mucosa da adenocarcinoma a grossi dotti, mucinoso, con aree di necrosi, compatibile con un'origine intestinale .La rettoscopia inoltre presenta focolai multipli di adenocarcinoma nella mucosa e un polipo iperplastico.Quale trattamento chemioterapico dovrà seguire? Ho letto che oggi possono essere fatte cure personalizzate,con anticorpi monoclonali.Può essere il caso di mio marito?Confesso di essere molto preoccupata e scoraggiata,vorrei delle indicazioni anche su centri abilitati a dare cure adeguate poiché sono del parere che il trattamento chemioterapico adiuvante secondo FUFA settimanale seguito lo scorso anno non è stato efficace in quanto è stato interrotto alla terza settimana del terzo ciclo per ipercreatininemia. Ringraziando per la vostra attenzione , attendo fiduciosa una vostra risposta . Cordialmente
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

 La condizione necessaria per guarire (o comunque avere una lunga sopravvivenza) da un carcinoma del colon-retto e' che si faccia una chirurgia oncologicamente radicale, cioe' una chirurgia che asporti tutto il tumore visibile. Solo in questo caso la chemioterapia (adiuvante) puo' essere effettivamente efficace.

Una chemioterapia, con anticorpi monoclonali o no, in presenza di residui tumorali (come mi sembra nel caso di Suo marito) serve a ben poco, se non a fare sopravvivere (male) il paziente qualche mese in piu'.

Un tumore avanzato necessita in primo luogo di un CHIRURGO ONCOLOGO altamente specializzato. Non posso dare giudizi sulla base delle quasi nulle informazioni che mi ha potuto fornire, ma il mio consiglio e' quello di cercare un vero chirurgo oncologo per un secondo parere (urgente, prima di intraprendere qualsiasi terapia)

Cordialmente.

dott. Piero Gaglia

Specialista in Chirurgia e in Oncologia

Risposto il: 15 Novembre 2013