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Buongiorno dottore, ho iniziato una nuova

Buongiorno dottore, ho iniziato una nuova carriera. la precedente è stata un grandissimo successo ma ero stanco e curioso di mettermi ancora alla prova. questa estate, dopo 2 anni, con un successo che timidamente si annuncia, e una figlia arrivata esattamente lo stesso giorno del mio nuovo inizio, e una moglie aggressivissima, (issima) sin dalla sua nascita, passo la notte più terribile della mia vita, ansia, respiro corto, attacchi di panico, fobia del chiuso e del buio. il giorno successivo il cardiologo rileverà la mia pressione minima ancora a 125 e la massima prossima ai 200. mi somministra xanax per l'ansia, blopress per la tensione, anche tenoretic per abbassare il battito cardiaco. da allora, quasi tutte le sere (2 mesi) ho una leggerissima febbre, 37,2/37,1 ed una 'caduta' fisica verso l'imbrunire, (come a primavera). negli esami medici effettuati (richiesti dal cardiologo) i valori sono tutti entro i parametri normali. 2 dettagli, credo importanti: a) all'inizio della prima carriera avevo già vissuto una simile esperienza, molto simile, ma allora lo stesso cardiologo mi ordinò solamente di prendere alcune gocce di 'en' per un periodo di 3 mesi. nel frattempo la mia carriera decollò e, credo, una delle cause della tensione rimosse (cambiai fidanzata); b) ho e avevo una leggera forma della sindrome di wolf-parkinson-white, mi sento responsabile del futuro di mia figlia e questo rende la mia tensione professionale assoluta come già lo fù la prima volta, le 2 donne hanno avuto reazioni pressochè identiche al mio modo di essere (evidentemente nn sono migliorato come partner). le domande: può essere tutto ciò una ripetizione dell esperienza di 20 anni fà peggiorata ovviamente con il mio invecchiamento? può esserci una relazione (psicologica) con il senso di responsabilità e le relazioni difficili che si ripercuote sulle funzioni cardiache? e può esserci una relazione tra la febbre quotidiana e le medicine che assumo? distintamente saluto e ringrazio
gianfranco.
Risposta del medico
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Lo stress, comunque causato, può avere un ruolo determinante nell’aumentare della pressione. Comunque sia è necessario, per la prevenzione, che la pressione sia controllata con i farmaci, visto che lo stress non può essere facilmente eliminato. Si affidi al suo medico per confenzionare una buona terapia antipertensiva. Non mi sembra che i farmaci assunti diano la febbre che riferisce. La scelta del partner e del lavoro sta a lei. Per la “leggera” sindrome di Wolff Parkinson White si affidi ad un centro di aritmologia vicino alla sua abitazione per la definizione della sua potenziale pericolosità (va fatto anche se non dà sintomi).
Risposto il: 25 Settembre 2006