Purtroppo per le cardiomiopatie primitive non esiste ad oggi una vera terapia in grado di guarirle, ma solo di rallentarne il progredire. Per altro direi che da questo punto di vista sono stati fatti però enormi progressi e quindi l’adesione ad un programma terapeutico completo ed individualmente ottimizzato è oggi in grado di dare risultati comunque considerevoli nel tempo. I diuretici, fondamentalmente assieme agli ace-inibitori e ai beta-bloccanti, sono farmaci indispensabili nel trattamento dello scompenso cardiaco e, specie se somministrati a bassi dosaggi, come nel suo caso, sono una misura terapeutica indispensabile e priva di effetti collaterali significativi per mantenere stabile la situazione clinica. Aggiungerei comunque che anche il modo di condurre la vita è fondamentale per contrastare il progredire della malattia ed ho l’impressione, dalle sue parole, che di questo poco se ne è preoccupato. Ho l’impressione che, vedendo la situazione migliorare, abbia trascurato ogni precauzione dietetica e di attività di vita e questo è sbagliato. Mangiare con poco sale, non ingrassare, contenersi nel bere sono misure da tenere sempre presenti, anche quando si sta bene. Fare attività fisica è consigliabile, ma questa non deve essere troppo faticosa, deve essere regolare, ma sono da evitare gli strapazzi anche occasionali. Comprendo che tutto ciò è difficile in giovane età, ma d’altra parte il modulare bene tutte le attività della propria vita può contribuire in maniera essenziale a condurre a lungo una vita “fondamentalmente normale” anche se priva di picchi.