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Esperto Risponde

Buongiorno, ho bisogno di alcuni chiarimenti

Buongiorno, ho bisogno di alcuni chiarimenti riguardo agli effetti e alle cure dell'OI di cui è affetto il mio ragazzo. Lui ha 40 e ha scoperto di avere questa malattia circa 3 anni fa in seguito ad una frattura di una costola. I medici hanno detto che si tratta di una forma di OI lieve; infatti il mio ragazzo conduce una vita normale, fa una iniezione di bifosfonati al mese, attività fisica non molto regolare (camminata veloce 3 volte alla settimana) e non assume vitamina d, in quanto i medici dicono non sia necessario. Ha una struttura ossea un pò deforme (dovuta a precedente scogliosi) e una spalla più bassa delll'altra. Vi chiedo: con questa terapia, facendo molta attenzione alle cadute e con un'attività fisica lieve regolare può avere una vita normale a lungo termine? Un'altra cosa che mi assilla è questa. Io vorrei tanto avere dei figli e anche lui, ma ho letto in vari siti che un soggetto affetto da OI anche se lieve ha la possibilità del 50 % di trasferire la malattia al figlio. Cosa possiamo fare? Dobbiamo rinunciare ad avere figli? Vi dico anche che io in passato ho già subito un aborto terapeutico (ero con un altro compagno) per deformazione del feto e non mi sento affatto di rivivere la stessa tragedia. Sono ancora sotto cura per riprendermi da quel trauma (prendo il citalopram e le benzodiazepine)..Aspetto con ansia una vostra risposta, sono davvero molto preoccupata e non so a chi rivolgermiVi porgo intanto i miei cordiali saluti
Risposta del medico
Dr. Giuseppe Colì
Dr. Giuseppe Colì
Specialista in Ortopedia e traumatologia
Gentile signora se, come riferisce, l'osteoporosi del suo ragazzo è lieve, penso che non debba avere preoccupazione per la decisione di avere dei figli. L'osteoporosi infatti, determinata per il 70% da caratteri genetici, è comunque influenzabile per il 30% dalle abitudini di vita e alimentari. Se durante la gravidanza lei avrà l'accortezza di esporsi regolarmente al sole, curando un alimentazione bilanciata con vitamine, calcio e fosforo, avrà già dato una buona partenza al contenuto di calcio nello scheletro del suo futuro figlio/a. Successivamente un allattamento al seno e poi una corretta alimentazione con latte e derivati, associata a regolare attività fisica (non gli regali mai playstation e videogiochi) con buona esposizione solare, potrà garantire il raggiungimento di un buon "picco di massa ossea" (deposito scheletrico giovanile di calcio). Ritengo che il suo ragazzo possa condurre una lunga vita e "assolutamente normale". Per quanto riguarda l'associazione di vitamina D alla cura già in corso eseguita dal suo ragazzo, le consiglierei di accertarsi della necessità della stessa, eseguendo il dosaggio nel sangue della 25OH Vitamina D. Per la necessita di proseguire la terapia, ritengo che sia stato già inserito in un percorso di di controllo densitometrico dei suoi valori. Cordialità
Risposto il: 05 Luglio 2011