Gentile signora se, come riferisce, l'osteoporosi del suo ragazzo è lieve, penso che non debba avere preoccupazione per la decisione di avere dei figli. L'osteoporosi infatti, determinata per il 70% da caratteri genetici, è comunque influenzabile per il 30% dalle abitudini di vita e alimentari.
Se durante la gravidanza lei avrà l'accortezza di esporsi regolarmente al sole, curando un alimentazione bilanciata con vitamine, calcio e fosforo, avrà già dato una buona partenza al contenuto di calcio nello scheletro del suo futuro figlio/a. Successivamente un allattamento al seno e poi una corretta alimentazione con latte e derivati, associata a regolare attività fisica (non gli regali mai playstation e videogiochi) con buona esposizione solare, potrà garantire il raggiungimento di un buon "picco di massa ossea" (deposito scheletrico giovanile di calcio).
Ritengo che il suo ragazzo possa condurre una lunga vita e "assolutamente normale".
Per quanto riguarda l'associazione di vitamina D alla cura già in corso eseguita dal suo ragazzo, le consiglierei di accertarsi della necessità della stessa, eseguendo il dosaggio nel sangue della 25OH Vitamina D. Per la necessita di proseguire la terapia, ritengo che sia stato già inserito in un percorso di di controllo densitometrico dei suoi valori.
Cordialità