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Salve! avrei bisogno di alcuni chiarimenti e

Salve! Avrei bisogno di alcuni chiarimenti e delucidazioni in merito alla cirrosi epatica. Il 9 Novembre dello scorso anno mio padre all'età di 59 anni compiuti, consapevole di essere ammalato di cirrosi epatica da HCV cronica, decide dopo che per la quarta volta in 4 mesi avvertiva forti disturbi allo stomaco e veniva corrispondentemente rispedito a casa dal relativo pronto soccorso, di farsi visitare da un primario di un famoso ospedale di Milano.Il noto professore dando un occhiata all'ecografia di qualche giorno prima,sospende il diuretico Lasitone e molto ottimista gli da appuntamento x il 20 Novembre per un day ospital.Parlava chiaramente di possibile trapianto come soluzione definitiva.Fatto vuole che papà tornato a casa, il 14 di novemnbre avverte per la quinta volta il disturbo allo stomaco (il piu forte che abbia mai avuto), ma in questo caso presentava anche sintomi influenzali.Direttamente al pronto soccorso di zona per la Quinta volta, gli somministrano il solito Spamex Florogucina per la quinta volta e lo rimandano a casa con semplice influenza, consigliandomi il Paracetamolo. Il 16 il medico curante sospende il paracetamolo e indica un antibiotico LEVOFLOXACINA (Tavanic).Domenica 18 niente febbre.Il 19 a pomeriggio papà dimostra chiari sintomi di itterite.Il 20 viene riportato a Milano di urgenza e la sua Bilirubina era già a 5 e il suo peso aumentava spropositatamente tanto che il 25 è stato sottoposto a paracentesi.Verificato inanto che non presentava otturazione da calcolo delle vie biliari e che sia TAC che risonanza magnetica che radiografia addominale davano risultati negativi.i medici sconcertati e increduli di quanto stesse accadendo e con evidente pessimismo, affermavano che si "potesse" trattare di una riacutizzazzione improvvisa del virus HCV.Restava comunque indefinita la causa scatenante.Fatto sta che il 28 la bilirubina era schizzata a 45. Intanto veniva somministrata una cura a base di Glipressina e ROCEFIN per i reni.Il 1 dicembre assuefatti riportiamo papà a casa con una sindrome epatorenale e una insufficienza epatica.Ricoverato presso l'aziende ospedaliera di zona con l'unico fine di completare la cura tampone dei reni, si avverte una inversione di tendenza fino al 7 dicembre, giorno in cui la bilirubina da 53 era scesa a 34 e anche la creatinina si era stabilizzata.Con leggero ottimismo il medico locale ci informava che la cura stava funzionando. Il giorno dopo però papà risente disturbi allo stomacovia via sempre piu forti e il 9 dicembre viene diagnosticata una pancreatite acuta.L'11 perdo improvvisamnete papà!!! Scusandomi per il racconto ricco di particolari volevo sapere se è possibile che farmaci come ilPARACETAMOLO o la LEVOFLOXACINA in un paziente nelle condizioni di papà con l'uso di FENOBARBITALE che faceva da 10 anni, possono creare uno scompenso della cirrosi???Una cirrosi scompensata può avere questi tempi di consumazione? In attesa e informandovi che qualora siano necessarie ,ho a disposizione i dati clinici,ringrazio.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
La tragica storia clinica che ci riporta è in realtà piuttosto inusuale e risulta difficile da poter comprendere avendo a disposizione elementi estremamente parziali. Tuttavia riteniamo che farmaci come il PARACETAMOLO (non più di 2 grammi al dì) o la LEVOFLOXACINA, comunemente utilizzati in pazienti cirrotici anche in scadute condizioni cliniche, possano essere stati in grado di creare il grave scompenso cui è andato incontro suo padre. Non è raro, purtroppo, che una cirrosi scompensata possa avere un decorso così fulmineo.
Risposto il: 22 Gennaio 2008