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Esperto Risponde

Buongiorno, sfogliando il vostro forum ho potuto

Buongiorno, sfogliando il vostro forum ho potuto constatare la puntualità e professionalità delle vostre risposte e pertanto voglio sottoporvi un mio quesito. Sono monorene da circa sei anni, ho subito una nefrectomia sinistra, e già da qualche anno prima mi era stata diagnosticata una ipertensione essenziale caratterizzata da minima alta con valore intorno ai 100. Una cura che funzionava e che ho continuato anche dopo l'intervento era "ADALAT CRONO 30 e CATAPRESAN TTS2". Da un po' di tempo però tale cura che mi manteneva una pressione intorno a valori di 85-120, non ha più dato risultato oltre a causare seri gonfiori alle caviglie. Perciò in sinergia con il medico di famiglia ed il nefrologo, dopo aver fatto una lunga serie di esami clinici di esito negativo sia a carico renale che generale, nonchè dopo aver effettuato opportuna visita angiologica da cui il consiglio di evitare farmaci vasodilatatori, si è deciso di cambiare la vecchia Terapia.
In prima battuta ho iniziato ad assumere "COAPROVEL 300 1cp. al mattino+ NORVASCH 10 1cp. alla sera" così la pressione è ritornata a valori accettabili ma gli edemi alle caviglie si sono anche aggravati, per cui il NORVASCH è stato sostituito con il "LIBRADIN 5" ma oltre a registrare un lieve rialzo pressorio permaneva l'Edema periferico. Ultimamente da circa tre settimane sto assumendo sempre il COAPROVEL 300 ed ho aggiunto 1 cp la sera di TRIATEC 5 ma sorprendentemente la pressione è risalita su valori di circa 100 con 130! Da una settimana la sera ho aumentato il TRIATEC prendendone una cp e mezza: il risultato non cambia. Mi sono anche messo in dieta Ipocalorica ed iposodica, dovendo perdere circa 10 kg di sovrappeso stimato. Entrambi i medici che mi seguono non stanno riuscendo a spiegarsi il perchè continuo a mantenere tali valori pressori, nonostante stia assumendo dei, a detta loro, buoni farmaci che dovrebbero funzionare. Certamente esistono ancora tante altre possibilità ma io non ci sto capendo più niente. Nella più totale fiducia per i miei medici, vi chiedo un vostro parere, in merito non tanto a valutazioni cliniche bensì riguardo l'associazione di farmaci antipertensivi di diversa molecola e categoria. Dimenticavo, le caviglie si sono sgonfiate!!!!!!!!!!!!!!!!!! Grazie.
Risposta del medico
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Gentile signore, continui ad avere fiducia nei suoi medici. Non sempre è facile trovare immediatamente la giusta terapia per ciascuno ed è frequente la necessità di dover modificare il tipo ed il dosaggio dei farmaci in funzione della risposta individuale e della comparsa di effetti collaterali. Sia L’Adalat crono che il Norvasc che il Libradin appartengono ad una classe farmacologica (quella dei Calcio antagonisti diidropiridinici) che fra gli effetti collaterali annovera la comparsa di edemi agli arti inferiori che lei ha spiacevolmente sperimentato. L’associazione che le è stata attualmente proposta può essere efficace ma, ancora una volta bisogna verificare la risposta individuale e l’eventuale comparsa immediata o nel tempo di reazioni avverse. E’ possibile associare altre molecole ma è anche necessario che passi un po’ di tempo prima di decretare l’efficacia o meno di un trattamento ipotensivo (non meno di 15 giorni). Con un po’ di pazienza sono certo che si giungerà a capo della sua ipertensione. Non dimentichi di continuare ad effettuare controlli sulla funzionalità renale, effettui un’ecografia Color Doppler delle arterie renali (relative al rene residuo) alla ricerca di eventuali stenosi e non demorda dalla dieta. La perdita di peso potrebbe influenzare positivamente la risposta alla terapia.
Risposto il: 24 Luglio 2006