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Buongiorno, sono molto preoccupata per

Buongiorno, sono molto preoccupata per l'intervento al cuore che hanno programmato per mio padre, età 75 a. Stenosi aortica degenerativo di grado medio severo, come da ultimo esame ecocardiografio transtoracio. Ventricolo sinistro di normali dimensioni interne; severe ipertrofia del SIV e moderata ipertrofia della parete libera; normale cinetica globale e segmentaria (in4C:DTD50 mm, DTS 38 mm, SIV 21 mm, PP14 mm, VTD 113 ml, VTS 45 ml, FE 60% Simpson). Mitrale: sclerosi dei lembi, mobili; minima insufficienza; pattern diastolico pseudonormale. Atrio sinistro moderatamente dilatato (44mm, 29 cm2) Aorta di normali dimensioni a livello bulbare (36 mm) e a livello ascendentale (38 mm); calcificazione delle cuspidi, ipomobili; stenosi di grado severo (V2Max 4,9 m/s, PG 95 mmHg, MG 59 mmHg V1 max 1,1m/s, LVSOT 20 mm, AVA 0,7 cm2 - 0,38 cm2/m2) Ventricolo destro di normali dimensioni e con normale contrattilità globale. Tricuspide continente. Atrio destro nella norma. Pericardio nella norma. Indicata sostituzione valvolare. Questo esame è stato effettuato il 21/2/08. Precedente,mente, novembre 2006, era stata anc he effettuato questo esame, con le stesse indicazioni. Cosa ne pensate? Ritenete necessario che mio padre si sottoponga a questo tipo di intervento? Lui è molto perplesso e anche impaurito, in quanto non ha mai subito interventi chirurgici importanti e fino ad ora non ha mai avuto disturbi o dolori ricollegabili alla patologia. Attendo con ansia una vostra cortese riposta
Risposta del medico
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Nel caso di suo papà, l’intervento è certamente indicato: infatti, i gradienti transvalvolari (quelli che nel referto sono definiti con PG= …, MG…) così elevati come quelli riscontrati al recente ecocardiogramma impongono l’indicazione alla sostituzione valvolare anche se il paziente non ha al momento sintomi (perché, purtroppo, i sintomi – anche gravi - potrebbero comparire presto). Se suo padre è per il resto un uomo sostanzialmente sano, si affidi tranquillamente al cardiochirurgo: ad oggi, le tecniche chirurgiche e anestesiologiche sono molto avanzate, e gli interventi di questo tipo posso essere considerati di “routine”. Il rischio operatorio è inferiore al rischio che suo padre corre non correggendo il problema. Dopo l’intervento, è opportuno un periodo di riabilitazione cardiologica: ma questo ve lo dirà anche il cardiochirurgo. Cordiali saluti.
Risposto il: 12 Marzo 2008