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Esperto Risponde

Buongiorno sono una ragazza di 31 che soffre di

Buongiorno sono una ragazza di 31 che soffre di sindrome di W.P.W. congenita riscontrata nel 2000 con ecg.Nel 2003 ho effettuato l'ablazione pultroppo con esito negativo.Nel 2004 ho avuto uno splendido bimbo nato con parto cesareo(mentre ero in attesa dal 5° mese sotto consiglio del cardiologo e del ginecologo ho preso il ritmonorm da 150mg x 2 volte al giorno per prevenire tachicardie).Ogni tanto sento battiti accellerati come se dovesse partire in tachicardia ma si blocca(x fortuna)subito;gli ecg successivi all'ablazione a tutt'oggi evidenziano un lieve miglioramento anche senza assunzione di farmaci.Il mio problema è questo:io lavoro in una mensa situata in un centro commerciale,sono sempre stata nel reparto della pasticceria (che è la mia professione dal 93).Nell'agosto 2006 ho effettuato una visita medica con il dottore del lavoro il quale,sapendo la mia patologia,ha decretato che quel reparto andava benissimo per me purchè facessi attenzione ai pesi che sollevavo.A novembre 2006 mi hanno spostato nel reparto di cucina che per me è molto pesante visto che bisogna essere molto veloci nei movimenti e poi con il calore delle piastre elettriche molto calde sono già stata male diverse volte(con palpitazioni).Il datore di lavoro mi ha rimandato dal medico il quale è rimasto stupito che mi avessero spostato di reparto e mi ha detto di stare tranquilla che mi avrebbe fatto tornare al mio posto.Sono passati quasi 3 mesi,io sono sempre in cucina e quando chiedo notizie i miei superiori sono vaghi e sfuggenti.Le chiedo ci sono rischi per la mia salute visto che tutti i giorni stuzzico il mio problema, devo portare altri certificati medici.Un grazie infinito
Risposta del medico
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Ritengo che avendo già una diagnosi di certezza con tanto di tentativo di ablazione, la documentazione in suo possesso sia sufficiente per il Medico del lavoro per trovare una mansione a lei idonea. Mi sento comunque di tranquillizzarla sul fatto che con i farmaci e le procedure di ablazione, attualmente si riesce per lo piu’ a garantire una vita assolutamente normale ad un paziente con W.P.W. Pertanto se per lei cosi’ non è riconsulti il suo Cardiologo per rivalutare nuovo tentativo di ablazione o reintroduzione di farmaci antiaritmici.
Risposto il: 31 Gennaio 2007