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Carissimo dotttore, mi presento : ho fatto le

Carissimo Dotttore, mi presento : ho fatto le analisi del sangue e sono le seguenti : emocromo : ok ves : 8 glucosio : 98 colesterolo totale : 299 trigliceridi : 94 colesterolo HDL : 72 colesterolo LDL : 208 psa : 1.30 pcr : 0.17 triodotironina libera : 4.1 tiroxina :1.4 ormone tirostimolante : 1.98 bilirubina totale : 0.31 bilirubina diretta : 0.07 urea, urato, creatinina : nella mediadei valori ferro : 128 ferritina : 189 aspartato aminotrasferasi : 33 alanina aminostrasferasi : 119 ***************************** fosfatasi alcalina sierica : 149 gamma gt : 127 ****************************************** Sono alto 183 cm e peso 100 kg con un po' di pancetta !!! Soffro da 15 anni di ipercolesterolemia e fegato con steatosi media e con bile densa ( ultima ecografia effettuata nel 2001) Linfonodo reattivo nella zona appendicite( nell norma ) con un dolore sopportabile ma fastidioso e continuo in tutta la zona anteriore, da fegato al testicolo dx fino all' inizio coscia dx Premetto che non sono un grande appassionato di pranzi e cene con grassi e untuosità varie , non mangio salsicce e salumi vari, sono astemio forzato da 15 anni a causa di uno "sfogo a chiazze " sul viso immediatamente successivo all' assunzione di alcool. Sono un fumatore sedentario e non ho tempo per la palestra (lavoro 11 ore al giorno ). Assumo regolarmente acido folico (5 mg) da circa un anno per combattere l'omocisteina che è diminuita da 24 a 13 in 6 mesi . ritengo che non sia il cibo il mio problema, ma dato che non sono un esperto e forse troppo di parte , mi lascio in attesa di un riscontro di chi è l' addetto ai lavori. La ringrazio con fiducia.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Possiamo anche concordare che il cibo da lei assunto non sia l’unico problema e va considerato l’aspetto genetico, verosimilmente preponderante. Tuttavia non è neppure da trascurare il fatto che pesi 100 Kg e segua una vita sedentaria. Pertanto, non potendo fare nulla per cambiare l’assetto genetico-ereditario, non resta che rivolgersi ai sacrifici della tavola. Riteniamo che una dieta sia rigorosa nel suo caso, eventualmente associata a dei farmaci ipocolesterolemizzanti quali le “statine”. E’ anche utile che si sottoponga alla ricerca delle principali cause di danno epatico, se non altro per escluderle (virus epatitici, autoimmunità, accumulo di ferro o di rame, etc.).
Risposto il: 02 Marzo 2008