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Esperto Risponde

Consigliati Holter e controllo elettrocardiografico

Buonasera, vi scrivo perché sono piuttosto preoccupato per la mia frequenza cardiaca sotto sforzo, premetto che mi sono munito solo ora di un cardiofrequenzimetro (polar, quindi affidabile) ed ho confrontato i dati con diversi strumenti, non ultimo il calcolo "all'antica" con dita sulla carotide e orologio...
Ora, io sono un uomo di 31 anni (1,73m per 63/65 kg), ho sempre fatto sport, nuoto da quando avevo 5 anni e sono assistente bagnante Fin, dai miei calcoli dovrei raggiungere al max i 189 bpm sotto sforzo.
I miei battiti a riposo sono di circa 55/60...anche se il solo camminare li fa alzare fino ai 100.
D'estate, con il bel tempo corro circa 10 km in 50/60 minuti, 2-3 volte a settimana.(più un paio di allenamenti in palestra).
Il resto dell'anno mi alleno prevalentemente in palestra (3-4 volte), alternando aerobico e pesi.
Il punto è:
Sotto sforzo raggiungo anche i 190-200 bpm, e la frequenza si abbassa notevolmente non appena rallento o mi fermo.(in due minuti arriva circa a 150/140)
Anche se la frequenza è alta, la percezione soggettiva non è di affanno completo, a dire la verità mi pare di potere spingere ancora...

Sono molto in forma oppure è la mia percezione ad essere falsata e rischio grosso a tenere FC così alte?

Grazie 1000 e buona giornata
Risposta del medico
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In maniera molto generale (dunque variabile nei singoli casi) intorno ai 150 battiti al minuto di frequenza lei dovrebbe superare la soglia aerobica, la soglia oltre la quale è difficile mantenere uno sforzo per lunghi periodi. Non è impossibile che raggiunga frequenze così elevate ma è strano che le possa mantenere per lunghi periodi di tempo nel corso di un’attività di tipo aerobico. Controlli se il suo strumento funziona bene e comunque effettui un controllo elettrocardiografico ed eventualmente anche un elettrocardiogramma da sforzo.
Risposto il: 29 Gennaio 2007