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Esperto Risponde

Contagio della gonorrea

Dopo aver contratto un infezione da clamidia circa 20 anni fa, sono stato sempre "molto attento"; questo mi ha preservato da ulteriori infezioni. Negli ultimi 5 mesi mi sono un po' lasciato andare; ho avuto rapporti a rischio con più partner, praticando sesso orale reciproco non protetto. Una di queste partner, per taluni atteggiamenti mi aveva reso dubbioso, ma purtroppo in certi momenti si spegne un po' il lume e adesso ne pago le conseguenze. In questo periodo sono stato attento nel cogliere eventuali sintomi.
Appena avvertito un lieve bruciore, una perdita appena accennata ho capito di aver contratto la gonorrea. Mi sono rivolto al medico che mi ha prescritto una cura a base di antibiotici. Documentandomi in rete ho raccolto una serie di informazioni più o meno accurate. Fermo restando la fiducia nel mio medico curante, per sciogliere qualche dubbio le porgerò alcune domande.

  1. Se esistono vari stadi di infezione evidenziati da diversi sintomi che necessitano terapie diverse, considerando la probabile assenza di sintomi, la comparsa di perdite avviene in fase primaria, o successiva?
  2. La somministrazione di antibiotici prima di analisi di laboratorio è di prassi?
  3. Tra le partner di cui sopra vi sono alcune escort, informarle del mio stato di salute attuale sarebbe buon senso e cortesia, ma sarebbe utile per loro oltre che per i loro clienti? Ovvero nell'eventualità non dispongano di permessi di soggiorno o titoli vari hanno comunque accesso a una qualche forma di tutela sanitaria a cui rivolgersi?
Risposta del medico
Specialista in Dermatologia e venereologia e Medicina alternativa (agopuntura, omeopatia...)

La diagnosi di gonorrea va confermata con esame microscopico diretto e tampone uretrale. Quest'ultimo va possibilmente condotto anche per la ricerca di Chlamidya e Mycoplasma.
La terapia si può instaurare dopo l'esame microscopico se positivo o dopo l'esito del tampone, se positivo. La terapia delle malattie a trasmissione sessuale è codificata in linee guida spesso aggiornate, che tengono conto della prevalenza delle resistenze ai vari antibiotici in una determinata regione e popolazione.
Si rivolga ad un Dermatologo Venereologo con esperienza nel campo oppure presso uno dei Centri per le Malattie a Trasmissione Sessuale, attivi in numerose città in Italia, spesso ad accesso libero, senza necessità di appuntamento o di impegnativa del Curante. Informi le sue partner, consigliando lo stesso anche a loro.

Risposto il: 17 Maggio 2017