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Esperto Risponde

Depressione: peggioramento nonostante la terapia

Egregio dottore, ho 67 anni e da circa 2 anni soffro di depressione con una forte componente ansiosa e ipocondriaca. Provo a descrivere brevemente la mia giornata. Il periodo peggiore è la mattina. Mi sveglio con un terribile senso di insoddisfazione, abulia e malessere, accompagnato da disturbi gastrointestinali, nausea e inappetenza. La tentazione è di passare dal letto al divano. Poi mi faccio forza e cerco di muovermi e uscire di casa. Questi sintomi continuano fino a pranzo e oltre. Di solito va un po’ meglio nel pomeriggio e soprattutto la sera.
Attualmente questi sono i farmaci che assumo: - Levopraid 10 gtt la mattina prima di colazione - Cipralex: 15 gtt la mattina - Tavor 1 mg: ½ cp la mattina ½ cp nel pomeriggio - Trittico 50 mg: 1 cp la sera (mi rilassa e mi fa dormire).
La terapia ha dato discreti risultati per qualche mese, ma da circa 10 giorni c’è stata una regressione e un peggioramento dei sintomi. La psichiatra ha ventilato l’ipotesi di sostituire, a breve, il Cipralex con un’altra molecola (sertralina o paroxetina o venlafaxina). Le sarei veramente molto molto grato se potesse darmi un parere sulla terapia, sui tempi di assunzione dei farmaci, indicandomi quale delle tre molecole è più adatta al mio caso. Soprattutto vorrei eliminare il forte malessere al risveglio. Grazie di cuore.
Risposta del medico
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia
Egregio Signore,
il peggioramento mattutino dei sintomi è tipico della condizione depressiva, così come il miglioramento nella seconda metà della giornata, i sintomi somatici sono pure frequenti nella depressione della terza età (ma attenzione perchè anche gli antidepressivi serotoninergici possono causare come effetti collaterali nausea, inappetenza, disturbi gastrointestinali che tendono però a diminuire dopo qualche settimana dall'inizio della terapia).

I farmaci a lei prescritti sono generalmente efficaci per il trattamento della depressione e dei sintomi correlati; penso debba valutare insieme al suo psichiatra se la relativa inefficacia sia dovuto ad un dosaggio troppo basso del farmaco in rapporto alle sue esigenze o se effettivamente sia utile cambiare farmaco antidepressivo. Queste valutazione vanno effettuate tenedo conto anche del quadro clinico complessivo come condizioni generali di salute ed eventuali altri farmaci assunti (interazioni farmacologiche).

Tenga conto infine che la depressione tende spesso ad avere un andamento oscillante con alti e bassi a volte in relazione ad eventi della vita, altre volte senza alcun evento significativo correlato. Può anche darsi che la sua ricaduta depressiva si risolva spontaneamente continuando l'attuale terapia!

In ogni caso è importante mantenere il costante rapporto con lo specialista di fiducia che saprà consigliare le terapie più opportune in rapporto alla fase che sta attraversando.

Cordiali saluti e tanti auguri!
Risposto il: 01 Marzo 2016