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Esperto Risponde

Dolore tra le scapole: possibile Artrite Reumatoide?

Salve, scrivo per conto della mia ragazza, che chiamerò L. lei ha 28 anni. Come anamnesi dico che in passato è stata anoressica (dall'età di 14 sino a 19 anni), poi circa 5 anni fa, avendo spesso disturbi di stanchezza e dolore muscolare si è rivolta ad un reumatologo il quale le ha diagnosticato la Fibromialgia, diagnosi poi confermata anche da altri due reumatologi. Nel 2014 ha anche eseguito i test per le malattie autoimmuni reumatiche (ANA, ENA, Fattore Reumatoide e tutti i test specifici per il LES, l'Artrite Reumatoide e il Morbo di Bechét), tutti gli esami sono risultati 100% negativi e per tal motivo è stata confermata la diagnosi di Fibromialgia.
Come cura per la Fibromialgia non ha mai assunto farmaci, ha solo assunto della melatonina per regolare il sonno, infatti aveva spesso periodi di insonnia, poi risolti dopo l'assunzione della melatonina. Oltre a questo, per migliorare i sintomi della Fibromialgia pratica attività fisica leggera giornalmente come nordic walking, stretching, yoga e respirazione. Ha notato che praticando queste cose i sintomi migliorano, mentre trascurandole si riacutizzano, come si riacutizzano anche durante periodi di stress, lei infatti è particolarmente suscettibile allo stress dato che sin da ragazzina ha sofferto di crisi di Ansia e Panico.

Oltre ai problemi con la Fibromialgia ha anche problemi di intestino, come gonfiore, dolore e diarrea sopratutto con l'assunzione di alcuni cibi. Questi problemi sono stati ricondotti al suo status di ex-anoressica ed ex-vegana (che mangiava in maniera poco controllata e consapevole) oltre che al disturbo Fibromialgico. Negli ultimi anni i problemi intestinali si sono attenuati grazie ad una dieta sana, leggera e priva di sgarri, tendenzialmente evita tutti i cibi che si è accorta (empiricamente) che le fanno male.
Negli ultimi mesi ha sofferto due volte di coprostasi (lieve) rilevata entrambe le volte tramite ecografia, dopo aver fatto i clisteri e seguito la terapia del gastroenterologo per ripulire il colon e ricolonizzarlo la situazione è migliorata, nonostante questo ha di tanto in tanto dolore, situazioni di gonfiore (abbastanza frequente) ed episodi di diarrea lieve circa una volta al mese, anche se tendenzialmente va di corpo regolarmente non più di una volta al giorno con feci formate.

Oltre a questo negli ultimi anni ha sofferto anche di Ossiuri, Candida Intestinale e cistiti. Negli ultimi tempi ha sofferto anche di bruciori di stomaco. Fatta questa lunga anamnesi vengo al dunque: i primi giorni di Giugno ha iniziato a lamentare forte bruciore alla gola e presenza di molto muco soprattutto nel naso e sintomi influenzali (in assenza di febbre), tali sintomi sono durati per circa 3/4 giorni per poi risolversi spontaneamente, cosa che di tanto in tanto le avviene, ma in forma più lieve. Qualche giorno dopo circa il 10/11 Giugno ha iniziato a lamentare dolore e si è accorta di una bolla rossa dolorante sulla coscia e uno sul polpaccio, inizialmente non ha fatto troppo caso a questo belle imputandole ad una puntura di insetto (essendo stati il giorno prima a passeggiare in montagna). Tuttavia il 12 Giugno nel pomeriggio le sono comparse altre bolle doloranti sulle ginocchia e sulle stinchi che le provocavano forte dolore a tutte le gambe, la mattina dopo le bolle erano aumentate di dimensione, il dolore era molto forte e la mobilità alle gambe era difficile, quindi si è recata in un piccolo pronto soccorso di un paese di provincia dove è stata visitata da un dermatologo il quale le ha diagnosticato un eritema nodoso probabilmente dovuto all'assunzione della pillola anticoncezionale, le è stato fatto un emocromo completo con PCR, è risultato tutto nella norma, anche la PCR era negativa, così è stata dimessa senza la prescrizione di una terapia a parte il riposo.
Il giorno seguente la situazione dell'eritema era notevolmente peggiorata, così si è recata al pronto soccorso di Rimini dove è stata nuovamente visitata da un dermatologo il quale le ha confermato la diagnosi di eritema nodoso e le ha prescritto una crema al cortisone da applicare sulle bolle, oltre che alcuni esami da fare, poi una volta fatti gli esami le ha consigliato di fare una visita reumatologica per approfondire la questione (essendo lei Fibromialgica). Gli esami in questione erano: Mantoux, risultata negativa, anticorpi ANA ed ENA risultati negativi, TAS risultata negativa, tampone faringeo risulto negativo, Anti-Borrelia risultato negativo, Elettroforesi delle Proteina risultata nella norma. Quindi l'esito degli esami era decisamente buono, si attendeva solo la visita reumatologica, nell'attesa ti tale visita lei ha iniziato a lamentare dolore tra le scapole, peso sul petto e difficoltà a respirare appunto per via di questo peso, temendo che potesse trattarsi di Sarcoidosi abbiamo eseguito altri esami: radiografia toracica risultata nella norma, tac toracica risultata nella norma, spirometria risultata nella norma e test dell'ossigenazione risultato nella norma. Per tal motivo si è escluso qualsiasi coinvolgimento polmonare.

Il 20 di Giugno, a circa 10 giorni dalla comparsa dell'eritema c'è stata la visita reumatologica, ormai i segni dell'eritema erano quasi del tutto guariti, dopo la visita e dopo aver visionato gli esami il reumatologo ha detto che probabilmente l'eritema nodoso era dovuto ad un'infezione batterica della gola poi risolta, dato che aveva reagito bene alla crema al cortisone e dato che era quasi del tutto scomparso. Ha quindi consigliato di finire la terapia con la crema e se dopo di essa l'eritema non tornava poteva evitare di fare altre analisi, mentre ha dato poca importanza al dolore tra le scapole e peso sul petto riconducendo questo alla fibromialgia e al periodo di stress. Una decina di giorni dopo la visita il dolore tra le scapole era invariato e in più era comparsi anche nuovi sintomi. Presenza di muco retro-nasale trasparente, sensazione di bolo in gola, tosse, bisogno di schiarirsi la voce, muco nel naso, apnee notturne. Immaginando una sinusite ha fatto una visita dall'otorino il quale ha escluso sinusite, ma tramite la sonda a fibre ottiche ha diagnosticato un reflusso gastroesofageo, ipotizzando che muco, peso sul petto, dolore alla schiena, apnee notturne ecc fossero dovute a quello.
Dopo la visita dall'Otorino ha fatto una visita anche dal gastroenterologo il quale ha appunto ipotizzato che i problemi sopra descritti siano dati dal reflusso, probabilmente dovuto ai tanto problemi intestinali di cui lei ha sempre sofferto, le ha quindi prescritto dei fermenti lattici per l'intestino e un farmaco per combattere il reflusso, inoltre le ha prescritto alcuni esami ovvero il TSH e gli ASCA e nuovamente la PCR per verificare il funzionamento della tiroide e l'eventuale presenza di una malattia autoimmune dell'intestino, nonostante il gastroenterologo abbia detto che non sospetta ne una ne l'altra.

Attualmente lei non ha iniziato la cura per l'intestino e per il reflusso, perché vuole attendere l'esito degli esami. Tuttavia lei non è convinta che il dolore tra le scapole sia dovuto al reflusso (reflusso che comunque è presente), ma tema che possa trattarsi di Artrite Reumatoide, anche se NON presente gonfiore ad alcuna articolazione, né limitazione nei movimenti ad alcuna articolazione, come non presenta tumefazioni di alcun genere, né altro, l'unico sintomo che ha è il dolore tra le scapole. Sintomo che ora vado a descrivere: si tratta di un dolore leggero e costante localizzato tra le scapole, soprattutto dietro la scapola sinistra, di tanto in tanto arrivano delle fitte che si irradiano sullo sterno, verso il collo e lungo le braccia (sopratutto la sinistra), queste fitte vengono durante i pasti, ma anche durante il resto della giornata, sono descritte da lei come dei pungiglioni. Il leggero dolore costante non cambia se ci si muove o se si sta fermi, qualsiasi movimento pare non incidere in alcun modo nel sul dolore, né sulle fitte, non c'è alcuna limitazione della mobilità, nonostante questo dice di sentire come se la schiena e il petto fossero oppressi da un peso. Penso di aver descritto tutto, a vostro dire questi dolori potrebbero essere dati dal reflusso oppure c'è davvero la possibilità, come lei teme, che sia artrite reumatoide e abbia colpito le scapole?

Risposta del medico

La diagnosi di reumatismo NON si basa su un singolo esame negativo o positivo, ma impone una valutazione clinica globale che il reumatologo di solito fa! Molti dolori sono anche legati a problemi posturali (etichettati come fibromialgia!!) che possono allarmare: impostare una rieducazione posturale attiva può migliorare la qualità di vita togliendo di mezzo dolori recidivanti posturali che le varie terapie antireumatiche non frenano!

Risposto il: 04 Maggio 2021