Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Dolori intestinali persistenti: perché?

Gentile Dottore, sono una ragazza di 32 anni, peso 52kg e sono alta 160 cm.
Circa 2 anni fa ho iniziato ad accusare dolori all'addome che andavano e venivano con alterazioni dell'alvo. Mi visitò un gastroenterologo e mi disse che era solo una disfunzione dell'intestino dovuta a stitichezza (premetto che ne ho sempre sofferto sin da bambina).
Purtroppo questi dolori sono continuati fino a una dissenteria e perdita di sangue liquido nelle feci. Ho fatto il controllo di sangue nelle feci che risultò positivo e poi gastroscopia e colonscopia che invece erano negative.
Ho fatto esami del sangue l'anno scorso e hanno evidenziato valori bassi un po' in tutto, ma non preoccupanti a detta del medico.
Ho proseguito così tra dolori e non per circa un anno e poi da quest'estate dopo un attacco di dissenteria durante le ferie (ero in Egitto ma non ho bevuto la loro acqua) non mi è più passato fino a dolori lancinanti il 29/10.
Sono andata dal medico che mi ha detto che ho una gastroenterite: mi ha prescritto Lanxox e punture di Buscopan e Toradol.
I dolori si sono attenuati ma non sono passati e mi ha dato da prendere il Rifacol per 6 giorni. I dolori che accuso sono dolore all'intestino continuativo, aerofagia dopo mangiato (soprattutto dopo aver mangiato latticini o cibi con farina bianca), voglia di evacuare lieve. A volte fitte intense.
Non so più cosa fare, ormai va avanti da anni e volevo chiedere una vostra opinione in tal senso.
Ringrazio per la gentile disponibilità e porgo distinti saluti.
Risposta del medico
Specialista in Gastroenterologia e Ecografia
In effetti i sintomi descritti fanno pensare ad una patologia del tubo digerente, come gastroenterite e/o enterocolite, ma tale patologia potrebbe essere di natura funzionale o di natura organica, acuta o cronica.
A mio parere occorre precisare la diagnosi e accertare se si tratta di disturbo banale o se vi siano cause batteriche irrisolte, oppure se si tratta di malattia infiammatoria, o autoimmune, o da intolleranza.
Sarebbe a tale scopo opportuno procedere ad ulteriori indagini oltre a quelle da lei menzionate.
Le consiglio di farsi seguire da un Gastroenterologo, onde chiarire meglio il quadro clinico e trovare la soluzione terapeutica più adeguata al suo caso.
Cari saluti e auguri.
Risposto il: 14 Novembre 2015