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Esperto Risponde

Dolori psicosomatici con attacchi di panico

Salve, cercherò di essere concisa: soffro dal 2006 di attacchi di panico e ansia somatizzata, curata con vari farmaci tra cui effexor, patoxetina e duloxetina e svariati anni di psicoterapia. Quest' anno la situazione è precipitata, i dolori psicosomatici mi hanno messo a ko, ho avuto di tutto:problemi digestivi,coliti, vertigini, cefalea tensiva, apnee,attacchi di panico notturni e devastanti, tutto iniziato a gennaio ed iniziato a curare a giugno con la assunzione del cymbalta da 30 e a seguire da 60 e ovviamente tanto Xanax sia a rilascio immediato che prolungato.

Sono seguita da un nuovo psichiatra con cui non mi trovo bene e che ipotizza che non si tratti di dap ma non ha azzardato a fare una nuova diagnosi per ora. Io sono preoccupata perché la duloxetina non ha avuto un grande beneficio questa volta ha ridotto le vertigini e la cefalea ma continuo ad avere strani attacchi: sudorazione, tachicardia e un sintomo per me strano, mi sento chiudere le vie respiratorie, il naso, un intorpidimento al centro della testa, non so cosa sia, ho già fatto la tac all'encefalo ed è tutto ok, sembra quasi una reazione allergica.
Io non so a chi rivolgermi non ce la faccio più, sono disposta a fare qualsiasi cosa per stare meglio. Preciso inoltre che quando mi sdraio a letto la sera mi vengono tantissime contrazioni muscolari...non so più cosa prendere. Vorrei solo capire a chi mi devo rivolgere, questa cosa mi sta impedendo di avere una vita normale, perché c'è pure il problema dell agorafobia. Attendo un riscontro in merito. Grazie. Saluti

Risposta del medico
Dr. Emanuele De Vietro
Dr. Emanuele De Vietro
Specialista in Psicologia e Psicoterapia e Psicologia ad indirizzo medico

Il suo problema riguarda disturbo da Attacchi di panico con somatizzazione in una struttura di Personalità fobica, che significa tutto il quadro di sintomi che descrive. Adesso è comprensibile il trattamento farmacologico seguito ma non è sufficiente. Ha bisogno di intraprendere anche una Terapia Cognitivo Comportamentale per interrompere il circolo vizioso dei sintomi, il rimuginio e controllo ossessivo sul corpo, le sue idee di fragile e debole costituzione e tutti gli evitamenti fobici che rinforzano i sintomi. Ha bisogno di affrontare le sue vere paure e di cambiare i suoi schemi mentali, che per il timore di stare male o di morire non la fanno vivere. Saluti

Risposto il: 06 Settembre 2017