In realtà la morte improvvisa di natura aritmica, nei pazienti a rischio (ischemici con funzione di pompa depressa, a cui magari si associa una alterazione degli elettroliti) è più frequente nelle prime ore del mattino, subito prima del risveglio, perchè è una fase di marcato rilascio di catecolamine circolanti (adrenalina e noradrenalina), che possono avere un importante effetto aritmogeno. L'unico caso di aritmie fatali realmente notturne sono quelle documentate in una malattia genetica riguardante alcuni canali ionici delle cellule miocardiche, nota come LQT 3 epidemiologicamente diffusa nel sud-est asiatico, dove un tempo era nota come SUNDS (Sudden and Unexpected Nocturnal Death Syndrome).