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Esperto Risponde

Febbre a distanza di un mese per intervento di stenosi lombare

Buongiorno gentillisimi Dottori, mia madre a fine luglio ha subito un intervento chirurgico di circa 9 ore per una stenosi lombare. Il post operatorio sembrasse che andava tutto bene, finché dopo circa una settimana è comparsa la febbre. Dopo una serie di Tac, risonanze e prelievi si era arrivato ad aspirare dalla ferita, del liquido infetto che forse con il drenaggio non era riuscito ad essere espulso. Con tutto ciò mia madre è stata sempre trattata con antibiotico.
Viene dimessa a distanza di un mese dall'intervento quando negli ultimi 5 giorni di ricovero non aveva febbre. Portata a casa a distanza di una settimana nuovamente si presenta la febbre. La febbre inizia a comparire dal primo pomeriggio fino a raggiungere una temperatura di 38° per tutta la notte è la mattina va via. Un particolare da aggiungere, mia madre ha lamentato che nella seconda risonanza magnetica che è stata effettuata dopo l'intervento, nella stanza della risonanza magnetica c'era una temperatura molto bassa e a distanza di 7giorni precisi è comparsa la febbre (aggiungo che il paziente è fumatrice ma non fuma più dal giorno del ricovero).

Attualmente è stata ricoverata nuovamente per capire quale sia il fattore scatenante della febbre. Volevo capire se questa febbre è dovuta dall'impianto che è stato innestato sulla colonna vertebrale oppure da qualche residuo di bronchite perché a dire dei dottori la febbre era dovuta anche alla bronchite dal freddo c'era nella sala della risonanza magnetica oppure da qualche infezione non ancora debellata nella zona del taglio. Vi ringrazio in anticipo.

Risposta del medico
Specialista in Medicina interna e Gastroenterologia

Buongiorno caro Sig.re Comprendo e giustifico la sua ansia per lo stato di salute della sua cara mamma e la voglia di esserle utile. Il fatto che la sua mamma sia attualmente in ambiente protetto (anche se  ahimè l'ospedale non è ambiente sterile!) rappresenta una garanzia per addivenire ad una diagnosi atta a definire stato immunitario e condizione settica da gestire. Solitamente ogni infezione sottostae a 2 ben precise condizioni rappresentate da 1) Tipologia dell'agente infettante e numerosità 2) stato immunitario del paziente. Mi spiace non poterle essere di maggiore aiuto. Buon cammino

Risposto il: 28 Settembre 2017