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Esperto Risponde

Genetica

Sono una mamma con un tre figli affetti dalla Sindrome di Marfan; due di loro hanno subito fin da piccoli l'asportazione del cristallino (a circa due anni) e mio marito è morto per questa sindrome. Adesso continuano ad essere costantemente controllati dall'Oculista e dal cardiologo per potere tenere sotto controllo il loro problema. Il più grande ha 19 anni ed ha la dilatazione all'aorta invece il più piccolo di 14 anni è nei limiti della norma. La bambina di 12 anni ha un soffio al Cuore "innocente" ed è alta 1,57 cm. Ho saputo da un cardiologo che con la modificazione genetica degli spermatozoi e la fecondazione artificiale esiste la possibilità che il bambino/a nasca sano. Gentilmente potreste confermare questa notizia che mi è pervenuta dal medico di fiducia? Nell'attendere vostre notizie vi ringrazio per il servizio messo a disposizione.
Risposta del medico
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Gentile Signora, grazie per averci contattati. Considerando il rischio di trasmissione della sindrome di Marfan dal genitore affetto ai figli – che è del 50% - secondo quanto ci dice si dovrebbe riparare l’anomalia a carico del gene che controlla la produzione di fibrillina sul cromosoma 15 per evitarne la trasmissione. Purtroppo, ad oggi questo non è ancora possibile. E’ invece possibile trovare la sede dell’anomalia nel genitore con sindrome di Marfan per potere fare una diagnosi in epoca fetale - cioè durante la gravidanza – e quindi sapere se il futuro bambino/bambina sarà portatore o no della sindrome. In tutti i casi, non sarà possibile sapere come l’anomalia del gene della fibrillina si manifesterà e quindi come potrà essere il quadro clinico. Consideriamo però un altro fatto e cioè che se una persona con sindrome di Marfan viene correttamente seguita e curata, l’attesa di vita è pressochè pari a quella di una persona senza la sindrome di Marfan. Per questo è essenziale eseguire i controlli specialistici presso strutture dedicate alla sindrome e seguire i consigli terapeutici che – soprattutto per quanto riguarda il cardiologo – devono avere una funzione preventiva ed essere iniziati quanto prima (al primo accenno di aumento delle dimensioni aortiche). Non esiti a contattarci anche telefonicamente per una valutazione della documentazione relativa ai Suoi figli. A presto.
Risposto il: 13 Luglio 2004