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Esperto Risponde

Gent. dott,, ho 43 anni - nel 1999 sono stata

Gent. Dott,, ho 43 anni - nel 1999 sono stata sottoposta ad intervento chirurgico (San Camillo di Roma) per la chiusura di difetti interatriale di circa 2,2 cm con patch autologo (pericardio). Da allora ho problemi di tachicardia (con qualche extrasist.). Assumo inderal (10mg per tre). Sono preoccupata per il futuro. Qualche cardiologo mi ha detto che posso andare incontro a fibrillazione. Tutto ciò è dovuto al difetto ormai corretto o come penso all'intervento ( prima non avevo tachicardia). Grazie. Bianca da Roma
Risposta del medico
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Da come descrive i suoi disturbi, mi pare che ci possa essere anche una componente “emotiva” o “ansiosa” alla base della tachicardia. Pero’, la dose di Inderal potrebbe essere insufficiente al buon controllo della frequenza cardiaca, o addirittura potrebbe essere opportuno cambiare il farmaco con un betabloccante più “moderno”. Il consiglio è di fare un ECG basale presso il centro cardiologico da cui lei è seguita, e poi decidere insieme al cardiologo eventuali modifiche di terapia e l’opportunità di fare un ECG delle 24 ore HOLTER (si tratta di un registratore portatile in grado di rilevare i battiti nelle 24 ore). La tachicardia, di per sé, non espone al rischio di fibrillazione (questo è più legato alle dimensioni delle sue cavità striali, che – a causa del difetto congenito che lei aveva e che è stato corretto – possono essere aumentate: le dimensioni degli altri si misurano con un ECOCARDIOGRAMMA). Cordiali saluti
Risposto il: 29 Settembre 2008