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Esperto Risponde

Ho 55 anni. nel 1999 sono stata sottoposta a

Ho 55 anni. Nel 1999 sono stata sottoposta a sostituzione valvolare per steno-insufficienza mitralica (Sorin n. 25) complicata da FA post-operatoria, cardiovertita elettricamente. Nel 2001 ho avuto un episodio di FA ripristinata dopo Terapia con Idrocumidina. Da allora ho avuto diversi episodi di FA: nell'aprile e ottobre 2004 risoltasi con cardioversione elettrica, a novembre dello stesso anno con cardioversione farmacologica. Nel settembre del 2004, dopo riduzione del dosaggio dei dicumarolici ho avuto un Ictus cerebri con lievi reliquati motori agli arti destri. A gennaio 2005 sono stata cardiovertita elettricamente per FA, ma, appena dimessa, è ritornata di nuovo. Si è deciso di rimanere in FA abbassando la frequenza con Lanoxin 0.125 e Isoptin 80 1 cp. x 4 volte al giorno. Con questa terapia la frequenza oscilla da 74 a 80, con casi sporadici in cui arriva a 90. Nonostante ciò non sto molto bene: mi sento stanca, ma quello che mi dà più fastidio è il ritmo anomalo del Cuore amplificato dal ticchettio della valvola meccanica. Come posso risolvere il mio problema? Dovrò ricorrere all'ablazione? E, se si, a quali rischi vado incontro ? Grazie.
Risposta del medico
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La decisione di rimanere in fibrillazione atriale è stata a mio avviso saggia. L’ablazione della fibrillazione atriale, effettuata con lo scopo di rimanere in ritmo sinusale, è una procedura ancora da perfezionare, però dà già buoni risultati nel 50-70% dei casi, soprattutto se eseguita da mani esperte. Contatti uno dei centri che nel nord Italia effettuano centinaia di queste procedure ogni anno; i rischi sono pochi e le saranno spiegati meglio dall’operatore che le farà l’ablazione.
Risposto il: 10 Marzo 2005