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Gent.li medici, spero sinceramente in una vostra

Gent.li Medici, spero sinceramente in una Vostra solerte e cortese risposta. Sono molto preoccupata poichè da circa due mesi ho i Linfonodi ingrossati del collo delle ascelle e dell'inguine, sono morbidi e mobili e non si vedono, ma si sentono solo al tatto, all'inguine ne ho circa 3 per parte grandi come noci. Mi danno dolore, quelli al collo mi danno cefalea. Dolori alle gambe e alle braccia, a volte tipo calore altre un Dolore sordo che va a fitte. Il mio medico di base mi ha prescritto delle analisi del sangue: emocromo, rubeotest, hiv, toxotest, citomegalovirus, tas, VES e Hbsag. Tutti di esito negativo. Gli unici valori alterati sono la Ves (48 su mm/ora 30) e i globuli bianchi (12.16 su 4.00-9.00) la formula leucocitaria è normale. Il mio medico mi ha consigliato di aspettare dopo le feste per un altro emocromo. Premetto che il mio medico non ha mai toccato i linfonodi, ma lo hanno fatto altri medici, otorino, senologo e ginecologo, tutti hanno parlato di ghiandole "reattive". Credo che il mio medico stia sottovalutando il mio problema, sono stanca di star male. Altre informazioni su di me: sono una fumatrice, prendo la pillola (Yasmin) da 5 mesi, non ho mai avuto malattie serie, sono in peso forma, faccio una vita sedentaria. Non ho comportamenti sessuali strani nè faccio uso di droghe. Come farmaci prendo solo qualche volta degli analgesici (mal di testa, dolori mestruali). Non ho altri sintomi, nè febbre, nè vomito, nè sudorazioni, nè diarrea. Vorrei capire se il mio medico sta sbagliando, a chi mi devo rivolgere per farmi fare una diagnosi con relativa cura. Grazie. Cordiali Saluti
Risposta del medico
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Un’ipotesi è che la causa possa essere la pillola; sono infatti descritte reazioni linfonodali alle terapie ormonali, e c’è nel suo caso una coincidenza temporale tra l’inizio della cura (5 mesi) e l’inizio del rigonfiamento ghiandolare (2 mesi). L’assenza di febbre e la normalità degli esami del sangue sarebbe contraria all’ipotesi infettiva, anche se questo non può essere stabilito con certezza. Proverei a sospendere la pillola, e vedere quindi se i sintomi si risolvono. In caso di persistenza, l’unico modo per porre una diagnosi certa sarebbe quello di eseguire una biopsia di uno dei linfonodi ingrossati per un esame istologico.
Risposto il: 19 Dicembre 2003