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Gentile dottore, le scrivo per mia madre che ha 72

Gentile dottore, Le scrivo per mia madre che ha 72 anni è ipertesa, diabetica di tipo 2, ipercolesterolemica e soffre da due anni e mezzo di Fibrillazione atriale parossistica. Per mantenere il ritmo sinusale prende amiodar 7 giorni alla settimana e 1/4 di tenormin al giorno che assume la mattina. Per l'ipertensione attualmente prende: karvea 300 mg la mattina, 1cp di lasix alle 15 a giorni alterni e da circa un mese e mezzo le è stato aggiunto zanedip 10 che prende la sera prima di andare a dormire. I valori di pressione arteriosa che le misuriamo a casa sono mediamente i seguenti:
MIN MAX
65-60 125-140 appena alzata
65-70 140-150 verso le 11
65-70 140-150-160 verso le 17.30
60-65 120-135-145-150 la sera prima di prendere zanedip
Inoltre sono preoccupato perchè ho letto che la famiglia di farmaci a cui appartiene zanedip, i Calcio antagonisti, possono aumentare la mortalità Cardiovascolare. E vero? Esiste una cura alternativa o migliore di questa che sta facendo.
Risposta del medico
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I soli calcioantagonisti che si pensa possano aumentare la mortalità cardiovascolare sono quelli a breve durata di azione (non è il caso dello zanedip), che sono stati invero a lungo usati presso le guardie mediche e i pronto soccorso. Nel caso di Sua madre, che è purtroppo una paziente ad alto rischio, non deve avere paura dei farmaci ma piuttosto di non farle raggiungere l’obiettivo pressorio, che è quello inferiore a 130/80 mmHg. La terapia che segue Sua madre è sostanzialmente buona, ma sposterei l’orario di assunzione dello zanedip al mattino, per una migliore copertura giornaliera. Dopo Le consiglio l’esecuzione di un monitoraggio non invasivo della pressione arteriosa; nel caso questo non fosse soddisfacente il Suo cardiologo provvederà a modificare ulteriormente gli orari di assunzione dei farmaci o a modificare la terapia. Infine penso sia necessaria anche l’assunzione di una compressa di aspirina a 100 mg al giorno.
Risposto il: 14 Novembre 2005