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Esperto Risponde

Gentile dottore, sono un ragazzo di 30 anni che

Gentile Dottore, sono un ragazzo di 30 anni che ormai da 5 anni soffro a periodi alterni di bruciori allo stomaco (sia a stomaco vuoto, la mattina appena alzato e sia a stomaco pieno, in questo caso con la sensazione di eccessiva presenza di aria nello stomaco) Il mio Medico Curante mi ha prescritto in questi anni due gastroscopie, una nel Luglio del 2002 con tale referto: Esofagite di primo grado pericardiale, nulla da segnalare a carico del duodeno esplorato fino alla seconda porzione, test HP negativo. Mi è stato quindi somministrato per un paio di settimane il farmaco Lucen 20. Non avendo un granchè di miglioramenti nel Novembre 2004 mi viene indicato di fare una seconda gastroscopia con tale referto: Modesta risalita della linea Z in esofago, associata a scarsa continenza cardiale, senza segni di flogosi da reflusso. Stomaco di regolare conformazione, ben distendibile, esente da lesioni di rilievo, piloro tonico, nulla al bulbo ed alla seconda porzione del duodeno, ipotonia del L.E.S. Mi è stato quindi nuovamente somministrato per un paio di settimane il farmaco Lucen 20. A questo punto gentile Dottore la mia domanda è sapere poichè i disturbi di cui sopra (bruciore, etc.) sono riapparsi in questi mesi in maniera più pesante come dovrei procedere? Riprendere il farmaco Lucen? Oppure indirizzarmi ad una visita specialistica? RingraziandoLa per l'attenzione Le porgo distinti saluti.
Risposta del medico
FIORENZO NENCIONI
FIORENZO NENCIONI
Gentile Paziente, il suo caso è molto comune è può essere inquadrato nell'ambito della malattia da Reflusso Gastro-esofageo (infatti nella prima gastroscopia la presenza di esofagite, cioè semplice infiammazione, suggerisce la presenza di ritorno acido dallo stomaco in esofago. La prima strada da intraprendere è quella della dieta: eliminare cibi grassi, piccanti, acidi e bevande gassate potrà aiutarla. Se non noterà grossi miglioramenti, su suggerimento di un gastroenterologo potrà decidere se prolungare la cura con il farmaco che ha già assunto, magari raddoppiando la dose (o simili, per alcuni dei quali è stata riportata una sensibilità diversa da paziente a paziente). Solo in una terza fase potrà scegliere di eseguire approfondimenti diagnostici più specifici, come la pH-metria, che possono quantificare la gravità del suo reflusso. Al momento, non credo ci siano indicazioni per ulteriori gastroscopie. Sperando di avere chiarito i suoi dubbi, la ringrazio per la fiducia Prof. Guido Costamagna
Risposto il: 10 Gennaio 2008