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giovane

Buongiorno,la mia diagnosi (ottenuta dopo una RMN lombosacrale effettuata a dicembre 2008) da un neurochirurgo e’ la seguente:“Lombalgia cronica in protusione discale L2-L3, L3-L4 e L4-L5 “. Motivo dei vari (3 episodi da luglio ’08 ad oggi) episodi acuti di ‘colpo della strega’ e dei dolori lombosacrali che oramai mi fanno compagnia quasi quotidianamente.A dicembre, da un fisiatra ho effettuato una serie di cure (10 sedute) che contenevano: Laserterapia & Elettroterapia antalgiche, Massoterapia, Rieducazione motoria individuale semplice in motuleso segmentale, tutte effettuate con un fisioterapista in centro apposito. Da allora effettuo a giorni alterni gli esercizi fisiatrici prescrittimi dal fisioterapista (che sono quelli che efftuavo nelle sedute di rieducazione motoria di cui sopra).Alla 2nda visita fisiatrica mi sono state prescritte 10 sedute di: ginnastica posturale antalgica e Tecarterapia rachide lombare.Il mio dubbio non riguarda tanto le cure che ho effettuato e che devo effettuare, visto che inizio a sentire qualche beneficio, quanto i pareri discordanti dei vari specialisti (neurochirurgo, fisiatra, fisioterapista) sui comportamenti quotidiani (comprese le attivita’ sportive) che e’ il caso assolutamente da evitare.Cioe’ partendo dal presupposto che sicuramente qualche mia abitudine quotidiana ha favorito la comparsa di queste protusioni, credo sia ragionevole che io cerchi di sapere cosa e’ il caso che smetta assolutamente di fare e cosa invece non ha nessuna influenza sul peggioramento del quadro clinico.A tal proposito illustro brevemente la mia situazione. Svolgo lavoro sedentario per 8 ore al giorno, ma svolgo regolarmente diverse attivita’ sportive: corsa, calcetto,cyclette, nuoto, arrampicate in montagna (in ordine di frequenza). La domanda e’ questa: e’ il caso che smetta assolutamente alcune di queste attivita’ ? Ha qualche regola di ‘vita quotidiana’ che puo’ risultare utile a migliorare la situazione? Grazie .
Risposta del medico
Dr. Tiziano Gastaldi
Dr. Tiziano Gastaldi
Specialista in Reumatologia e Ortopedia e traumatologia
Se ha quell'età e ha una colonna in quelle condizioni o c'è qualche componente connettivale alterato, o ha avuto dei traumatismi precedenti. Dato che sono i carichi verticali e la flessione anteriore della colonna che possono avere un influsso negativo sulla colonna, ma anche atteggiamenti viziati posturali, si cercano di evitare le attività che comportano lo stazionamento eretto e anche i traumatismi che scaricano il peso sulla colonna e i movimenti di flessione anteriore e il sollevamento pesi con flessione o senza. Chiaramente alla sua età non ci si può ridurre a non fare piu' nulla ma si cerca almeno di evitare cio' che si puo' evitare. Il rinforzo della massa muscolare se viene eseguito a gravità eliminata é meglio, piscina variando gli stili di nuoto.Anche per il lavoro una sedia ergonomica potrebbe aiutarla.
Risposto il: 09 Febbraio 2009