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Esperto Risponde

Giramenti di testa, confusione, pesantezza alla testa

Buongiorno, chiedo questo consulto perché da poco più di un mese avverto dei sintomi che non mi fanno stare tranquilla. Inizio col dire che di base sono una persona molto ansiosa quando si tratta di problemi di salute, e che in generale, causa università, sto attraversando un periodo abbastanza stressante. Verso fine settembre ho cominciato ad avvertire dei fastidi al tatto dietro l'orecchio sinistro, a cui si sono aggiunti successivamente dolori anche all'interno. Pensando si trattasse di un semplice mal di orecchie, e avendone già sofferto in passato, applico delle gocce antibiotiche per un paio di giorni, e questi fastidi vanno via. Dopo qualche giorno comincio però ad accusare giramenti di testa, senso di confusione, nausea, e una sensazione di "pesantezza" al lato sinistro della testa.

Dopo qualche giorno, a questa sensazione si aggiunge anche un dolore vero e proprio sempre nella stessa zona della testa che non è fisso, ma si ripresenta più volte nel corso della giornata. Non avendo mai accusato fastidi del genere, preoccupata vado alla guardia medica. I dottori lì non hanno saputo dirmi nulla, ma dato che durante la visita la pressione era alta (100/140, con 120 battiti al minuto), mi hanno mandata al pronto soccorso. Qui nel frattempo la pressione si è normalizzata (era semplicemente ansia),  mi hanno visitata superficialmente (trovandomi però la febbre a 37.5), e dopo aver riferito i sintomi hanno "dato la colpa"-all'orecchio, dicendo che poteva trattarsi di labirintite e prescrivendomi una cura con antibiotico per una settimana. Durante la cura i sintomi passano, ma esattamente una settimana dopo si ripresentano. Non più il dolore all'orecchio, ma solo giramenti di testa, nausea e pesantezza al lato sinistro della testa. Per questo motivo vado dal medico curante, che non pensa possa trattarsi dell'orecchio ma, avendomi toccata dietro al collo, di una contrattura dei muscoli cervicali. Mi prescrive così un miorilassante da assumere per una settimana. Durante la cura i sintomi passano, ma nel frattempo mi accorgo di sentire dolore al tatto dietro l'orecchio destro, e in più di avere come una "pallina" dura poco più sopra la nuca, sempre al lato destro. Smetto poi di assumere il miorilassante e gli altri sintomi ricompaiono.

Ritorno così dal mio medico che mi prescrive le analisi del sangue (che ho fatto, i risultati li avrò la prossima settimana) e una radiografia alla cervicale (che ancora devo fare) e mi dice, dopo avermi toccata, che dietro l'orecchio non ho niente e che quella "pallina" che sento non è altro che la conformazione normale del cranio. Ieri però, non tranquilla, guardo dietro l'orecchio e scopro che quasi in corrispondenza del punto che mi fa male è presente un neo che non sapevo di avere, data la zona insolita e difficile da controllare. Allarmata (tengo i nei sempre sotto controllo, avendone già tolti alcuni che sono risultati poi essere displastici) prendo l'appuntamento dal dermatologo, che fortunatamente me lo da il giorno stesso. Dopo aver visto il neo, mi dice che ha una rete irregolare e che devo toglierlo con urgenza. Mi ha fissato infatti l'intervento tra 10 giorni, ed è inutile dire che sono preoccupatissima e che temo possa trattarsi di qualcosa di grave. Lui ovviamente non ha saputo dirmi nulla, soltanto che bisogna aspettare i risultati dell'esame istologico.

Quello che maggiormente non mi fa stare tranquilla è il dolore che avverto al tatto in quella zona, è possibile che sia ricollegabile al neo? Insieme a tutti gli altri sintomi che ho avvertito nell'ultimo mese e a quella "pallina" che sento sopra la nuca? Se così non fosse, quali esami potrei fare per approfondirne le cause? Vorrei trovare un modo per tranquillizzarmi, anche se so già che fino all'intervento (e al successivo risultato dell'istologico) non vivrò più. Mi scuso per la lunghezza del messaggio e vi ringrazio in anticipo, sperando che qualcuno possa dirmi qualcosa in più.

Risposta del medico
Specialista in Neurologia e Fisiatria

Aspetti l'esame istologico della lesione che deve essere asportata. Nel caso si tratti di una tipo di lesione "preoccupante" sarà cura di chi ha eseguito la procedura consigliarle cosa fare. Al momento, visto che si tratta di pochi giorni, non penso che si possa o convenga fare alcunché.

Risposto il: 05 Novembre 2018