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Esperto Risponde

Ho 41 anni, sono alta 1,52, peso circa 40 chili,

Ho 41 anni, sono alta 1,52, peso circa 40 chili, Sono nubile per scelta, vivo con i miei genitori, anziani e con seri problemi di salute, lavoro come impiegata a tempo pieno e conduco una vita più che regolata: alimentazione equilibrata e sana, niente fumo e alcool, discreta attività fisica nelle faccende domestiche ed in giardino, poche amicizie scelte, nessun comportamento a rischio, molta disponibilità nell’aiutare gli altri, qualche lettura, un po’ di Tv, e a letto presto. Questa sono io. E sono sempre stata così. Circa un anno fa, in occasione di accertamenti preparatori ad un intervento chirurgico al quale dovevo sottopormi, sono risultata positiva al virus dell’epatite C. Mi sto riprendendo ora dalla sconvolgente violenza della parole del chirurgo che mi informava, alla vigilia dell’intervento, della mia patologia, dopo aver passato mesi a piangere ed a chiedermi come poteva essermi successo. Il dentista? Ci vado regolarmente e negli ultimi anni ho fatto qualche otturazione… L’ago puntura che ho fatto per tentare di risolvere un problema di cervicale? L’elettromiografia che ho fatto per accertare un eventuale miastenia? Ovviamente mi sono rivolta al mio medico ed a due medici epatologi per capire, e per essere aiutata. Ho trovato professionalità e comprensione, ma io non riesco a rassegnarmi. Ora, per recuperare almeno un po’ di serenità, non cerco più di individuare il colpevole di quanto mi è accaduto, ma la mia paura è tanta e non riesco non pensare al possibile evolvere della malattia. Ho bisogno di aiuto e di qualche parola che mi dia un po’ di speranza. Trascrivo la cronologia della mia sventura e gli esiti degli accertamenti ai quali mi sono sottoposta in questi mesi.
21/09/2004
HCVAB - POSITIVO
Sierologia virologica
HCV riba
C 100 ++
C33C ++++
C22C ++++
NS5 +/-
Commento positivo
Transaminasi monitorate per sei mesi i valori sono stati:
ALT/GPT minimo 11 - massimo 20
AST/GOT minimo 12 - massimo 18
28/04/2005
HCV- RNA QUALITATIVO POSITIVO
Metodo: TMA
Limite inferiore di sensibilità 5UI/ML
HCV- RNA QUANTITATIVO
2840918 copie/ml
747610 U:I:/ml
Metodo: PCR Real Time
30/04/2005
Ecografia addome superiore
Fegato normale per dimensioni e profilo dei margini. La struttura epatica è esente da lesioni focali. Le vie biliari intra e extra epatiche sono regolari. Le colecisti ha pareti regolari e nel suo lume non si apprezzano immagini riferibili a calcoli. Normale l'asse spleno portale, sull'area pancreatica non si proiettano formazioni patologiche. I reni in sede, il parenchima renale è ben rappresentato e presenta contorni regolari. Bilateralmente non idronefrasi, non calcoli Aorta regolare per calibro e profilo dei margini.
06/06/2005
MARCATORI Epatite A
Anti HAV totali NEGATIVO
MARCATORI EPATITE B
Anti HBS maggiore 1000
Anti HBC totali NEGATIVO
BIOLOGIA MOLECOLARE
Campione biologico: Siero Tipizzazione genomica HCV GENOTIPO: 2a/2c
Campione biologico: siero HCVRNA QUALITATIVO POSITIVO
ELETTROFORESI
Ricerca crioglobuline POSITIVO
Criocrito TRACCE APPENA RILEVABILI
10/06/2005
eseguito la vaccinazione per l'epatite A
11/08/2005
Elettroforesi zonale sul gel di Agarosio Sieroproteine
Rel g/dl
Albumina 57,23 4,24
1 Alfa 1,99 0,15
2 alfa 8,94 0,66
beta 9,09 0,67
gamma 22,75 1,68
Mi consigliate qualche trattamento, terapia? Ci sono altri accertamenti oltre a quelli che ho già fatto? Vi prego, aiutatemi. Grazie.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Sebbene presenti valori di aminotransferasi persistentemente normali e ciò faccia indurre a ritenere un andamento benevolo dell’infezione da HCV, il nostro consiglio è comunque quello di prendere in considerazione un ciclo di terapia con interferone peghilato e ribavirina. Ciò per varie considerazioni, tra cui la giovane età, l’assenza di controindicazioni, ma, soprattutto, a causa del tipo di genotipo (2°/2c) che corrisponde ad una elevata probabilità di eliminazione definitiva del virus C dal suo organismo. Tali probabilità sono circa 80% a seguito di una durata della terapia di 6 mesi, invece dei 12 mesi standard. Tale decisione è infine ulteriormente scelta in considerazione degli aspetti psicologici che emergono dalla sua storia.
Risposto il: 09 Maggio 2006