Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Ho la sensazione di un nodo alla gola: probabile ernia iatale

Gentile Dr./Drssa, sono una donna di 34 anni, peso circa 53 kg e sono alta 168 cm. Sono ormai quasi due mesi che ho una sensazione di nodo alla gola. Aumenta soprattutto dopo aver mangiato, se bevi caffè e la sera. Ho assunto per 4 settimane Antra tutte le mattine, ma non mi sembra aver avuto beneficio, mentre ho provato sollievo con Gaviscon Advance (che di solito prendevo la sera prima di andare a letto, ma sporadicamente). Secondo lei devo preoccuparmi? cosa dovrei fare?
Risposta del medico
Medico di Medicina generale
Buongiorno, dalla sintomatologia riferita è probabile che lei soffra di reflusso gastro-esofageo e che abbia una infiammazione a livello esofageo o forse un'ernia iatale. Sono disturbi molto frequenti.

Prima di tutto è bene che segua alcuni consigli quali:
- Sollevare la testata del letto di circa 10-20 cm
- Coricarsi non prima di 2 – 3 ore dalla fine dei pasti ( per favorire lo svuotamento gastrico)
- Evitare gli indumenti che stringono troppo a livello addominale
- Sospendere o ridurre il fumo (qualora fumasse)
- Evitare di piegarsi in avanti, sia quando si sta seduti, sia quando si devono sollevare oggetti pesanti ( flettere le gambe)
- Evitare pasti troppo abbondanti, masticare con cura prima di deglutire
- Evitare alcuni cibi e bevande: alcool, bevande gassate, bevande bollenti, birra, caffè, tè, menta, frutti aciduli, limoni, cioccolata, panna, burro, cipolle, aglio, carne grassa, formaggi, salumi, insaccati, pizza napoletana, spezie ( peperoncino, pepe), liquirizia

Può sicuramente migliorare il fastidio l'assunzione di farmaci a base di magaldrato o di alginato di sodio non saltuariamente, ma dopo i pasti principali e la sera prima di coricarsi e forse continuare ad assumere per un periodo più prolungato un protettore gastrico.
Se tutto ciò non dovesse migliorare le cose è bene che ne parli col suo medico di fiducia e valutare il caso di fare una esofagogastroduodenoscopia.
Saluti
 
Risposto il: 29 Febbraio 2016