Infarto del miocardio: effetti dei farmaci?

Il Cardirene è aspirina, che lei assume alla dose minima giudicata efficace in pazienti con infarto miocardico (75 mg). L’aspirina ha una azione antiaggregante piastrinica (azione che ne motiva e consiglia l’uso nel suo caso) che può anche associarsi a minime emorragie. Se queste minime “epistassi” non provocano nel tempo anemizzazione (riduzione del numero dei globuli rossi) proseguirei la terapia con Cardirene. Faccia comunque una visita dall'otorino per verificare l’esistenza di fattori locali a livello del naso che possono favorire questi minimi sanguinamenti. Non ho elementi per esprimere un giudizio sull’ingrossamento del collo (tiroide?) che peraltro non dovrebbe essere correlato alla patologia cardiaca e alla terapia che sta facendo.