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Esperto Risponde

il soggetto non è consapevole di avere un problema

Sono un medico e ritengo che mio marito, 36 anni, sia affetto da dipendenza da gioco (trading on line): soddisfa tutti i criteri, a mio avviso, del DSM IV. Per oltre 10 anni ha creduto questo potesse essere la sua occupazione e il suo modo di realizzarsi, ora dice trattarsi di solo un "hobby". Non ha un lavoro e non ha inteso trovarlo finora perché troppo assorbito dal gioco Passa l'intera giornata al computer sulla piattaforma di gioco e quando ciò gli viene negato o quando subisce perdite diventa di pessimo umore.Ha subito grosse perdite facendo anche debiti coperti da me In passato ha promesso più volte di smettere, sotto mia richiesta, , ma è stato tutto inutile; mente e trova strategie sempre diverse per poter giocare di nascosto . Non ritiene assolutamente di essere malato ma accusa me di imporre la mia volontà costrittiva che gli impedisce di fare ciò che vuole con i suoi soldi. Dice di aver capito che il gioco non può essere la sua fonte di reddito ma pretende di continuare lo stesso sotto forma di hobby. Le modalità e, purtroppo, le conseguenze non sono però affatto cambiate. Non accetta compromessi e rifiuta un consulto medico anche sotto il pericolo reale della fine del nostro matrimonio. La vita in questo modo è diventata insostenibile ma vorrei fare un ultimo tentativo per salvare il nostro matrimonio (siamo sposati da 1 anno e fidanzati da altri 2).. Ho scoperto tutto 15 giorni prima del matrimonio ma mi sono illusa che potesse smettere così come mi aveva promesso a ridosso delle nozze. Quali strategie è consigliabile adottare per convincerlo ad intraprendere una terapia e a prendere così coscienza della sua patologia? Grazie
Risposta del medico
Specialista in Psicoterapia

 Gentile dott.ssa, 

la ringrazio per avere scritto. Le dipendenze si possono sradicare, a patto che il soggetto in questione si renda conto di avere un problema. In caso contrario si opporrà a qualunque forma di terapia. Lei saprà bene che per una dipendenza simile è possibile procedere con l'annullamento del matrimonio, e vincerebbe una qualunque causa di separazione, ma capisco che voglia fare un ultimo tentativo. Ciò che le consiglio è questo: gli dica che non ha nessuna intenzione di coprire con il suo stipendio le sue perdite in borsa, e dividete accuratamente le spese delle utenze domestiche. NEl caso in cui lui arrivi a essere col conto in rosso, tanto da non poter pagare le bollette, allora lo metterà di fronte a un bivio: o smette e accetta una password sul computer e il suo (di lei) totale controllo economico dei conti bancari, contestualmente ad una psicoterapia mirata al SerD o da un privato, oppure procederà con le pratiche per una separazione.

Purtroppo di fronte ad una dipendenza bisogna mettere le cose in modo che smettere sia il minore dei mali.

Se ha bisogno mi scriva pure.

Dott. Delogu

Risposto il: 05 Agosto 2013