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Esperto Risponde

Invasione vascolare e cancro del retto

Gentile Dottore, mio padre è stato operato il 21 marzo per un adenocarcinoma del retto, l'esame istologico ci è stato comunicato solo per via telefonica e dobbiamo passare a ritirarlo a breve, per quello che sappiamo si tratta di un secondo stadio con ovviamente linfonodi negativi. Fino ad ora ci avevano sempre tutti rassicurato dicendoci che la situazione è molto buona e probabilmente non c'era nemmeno bisogno di chemio, invece oggi ci hanno chiamato e ci hanno detto che inizierà la chemio il 18 maggio (a quasi due mesi dall'intervento) previa visita cardiologica in quanto l'unica cosa che non andava bene era il fatto che c'era una "piccolissima" invasione vascolare.

Avrei 3 domande da porle:

  1. cosa si intende per invasione vascolare ed è pericolosa in prospettiva futura?
  2. Mio padre ha una dilatazione dell'aorta ascendente di 45 mm stabile da molti anni, può rappresentare un problema per la chemio?
  3. Come mai ci fanno iniziare la chemio dopo quasi due mesi?

La ringrazio anticipatamente

Risposta del medico
Specialista in Chirurgia generale

Gentile signore la presenza dell'invasione vascolare è un indice di aggressività del tumore, anche se piccolo (forse un T2) e con linfonodi negativi (ovvero non invasi da tumore). In queste condizioni è consigliabile fare la chemioterapia perché c'è un rischio maggiore di possibili metastasi. Non so perché inizi la chemioterapia dopo due mesi ed è strano che non abbia ancora il referto scritto della anatomia patologica (in genere ci vogliono non più di 10-15 giorni dall'intervento). È possibile che vi siano stati dei problemi organizzativi di qualche genere. In ogni modo è bene che cominci la terapia prima possibile. Cordiali saluti. Gerunda

Risposto il: 13 Luglio 2017