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Esperto Risponde

L'asportazione di un granuloma cordale è possibile anche senza laser

Gentilissimi Dottori Ho realmente bisogno di un Vs. spassionato consiglio… A marzo, al termine di una forte bronchite durante uno degli ultimi colpi di tosse ho sentito un dolore lancinante sul lato destro del collo sotto la lingua con emissione di sangue. Andato in ospedale, mi fecero tante analisi poi tac con contrasto collo e polmoni e mi visitarono anche alle corde vocali ma non trovarono niente di particolare.Nel corso delle settimane l’episodio si è ripresentato, fitta intensa improvvisa e sanguinamento. Torno in ospedale e mi trovano a questo punto un piccolo granuloma ma mi dicono che non può sanguinare tanto ..Mi rivolgo ad un professore foniatra che mi individua questo piccolo granuloma identificandolo come “piccola formazione di aspetto granulomatoso processo vacale aritenoideo di Dx iperemia interarinoidea” e mi consiglia un trattamento anti reflusso più una gastroscopia .(Maggio)Al controllo, a distanza di poco più di un mese, durante la laringoscopia vede questo granuloma sanguinante (mentre io non avevo avuto nessun sintomo) diagnosticando: “ CCV mobili con formazione sanguinante di aspetto granulomatoso III post CVV dx, si consiglia exeresi chirurgica in MLDS mediante laser Co2” e un po’ perplesso mi manda da un altro professore chirurgo otorinolaringoiatra specializzato con il laser Co2 per toglierlo.Questo nuovo e gentilissimo Professore mi rassicura che non si tratta di niente di grave (tumori) ma di un banalissimo piccolo e fastidioso granuloma e mi intensifica la cura per il reflusso sconsigliandomi la chirurgia per la probabile recidività, esamina la gastroscopia che nel frattempo avevo fatto e che in effetti mostra segni di reflusso con una piccola erosione che inizio a curare e mi rimanda a controllo a settembre. Passano solo due giorni e di nuovo fitta e sanguinamento, lo chiamo, torno subito a visita ma niente… non trova niente…Nel corso dei mesi questo dolore fortissimo che sentivo è andato pian piano diminuendo, anche le fitte che assomigliavano a dei forti e dolorosi tagli improvvisi andavano ad alleggerirsi ma il sanguinamento rimaneva più o meno sempre lo stesso manifestandosi con pause che andavano da una settimana ad una ventina di giorni. A inizio settembre (quindi 3 mesi dopo il primo consulto) torno dal professore chirurgo anche con il risultato della nuova gastroscopia che denota un netto miglioramento e mi dice di continuare la cura con l'anti reflusso, ma proprio mentre mi fa la laringoscopia faccio un piccolo colpo di tosse ed esce un piccolo pezzettino di granuloma. Lui mi ricontrolla, vede un poco di sangue e mi dice di insistere che ormai il granuloma è maturo e che comunque non è ancora vinto e di andare a controllo a dicembre.Ok… il dolore sotto al collo è ormai nettamente diminuito quasi impercettibile ma dopo qualche sera durante un singhiozzo sento il sapore di sangue in bocca senza nessuna fitta ed in effetti c’era del sangue rosso vivo che mi ha totalmente sconfortato. Voglio specificare che per sanguinamento intendo molto modesto ossia tre o quattro colpi di tosse con nette striature di sangue e poi niente più.Stranamente il dolore non c’è praticamente più ma dopo un paio di giorni in ufficio mentre lavoro avverto nuovamente questa fitta (anche se più leggera rispetto a quelle iniziali che mi tagliavano la gola) con un poco di sanguinamento nell'espettorato e tutto questo mi inizia a snervare!Vado nuovamente al pronto soccorso il dottore mi controlla con il laringoscopio flessibile e dice si c’è un granuloma e che però a marzo non c’era altrimenti lo avrebbe visto e mi prescrive di continuare la cura che mi ha dato il chirurgo che mi tiene in cura, solo che ad un certo punto sento un forte di sapore in bocca di sangue, mi ricontrolla e si vede il granuloma bello sanguinante o per meglio dire forse la base del granuloma sanguinante, non so, ma cmq era stato sicuramente sollecitato dal laringoscopio perché mi ha più o meno dato lo stesso fastidio di strappo quando ci è passato sopra con il laringoscopio.A quel punto mi guarda e dice che lo vuole bruciare operandomi, credo, con MLS (perché questo credo di leggere dalla sua ricetta). Io un poco perplesso gli domando perché sanguina cosi facilmente e lui mi risponde perché la zona èpiena vasi che si possono ledere facilmente con gli sfregamenti.Mi manda dal caposala che mi mette in lista per l’operazione a metà ottobre e gli chiedo se mi opera con il laser ma lui mi dice che non hanno il laser…Il professore che mi tiene in cura non c’è, è fuori per un congresso e io non so che pesci prendere… Operarmi una volta per tutte anche senza laser come dice l'otorinolaringoiatra dell'ospedale o continuare la cura anti-reflusso fino a dicembre? Questo sanguinamento anche se modesto e occasionale mi spaventa perché mi porta a temere il peggio e che si possa trasformare in altro ma ho paura che per fare meglio si possa peggiorare la situazione.In tutto questo io ho preso anche un maledetto tic che mi fa chiudere spontaneamente le aritenoidi cosi da chiudere la glottide causandomi una leggerissima sensazione dolore che credo solleciti proprio il granuloma il quale sicuramente non ne giova la guarigione.Insomma AIUTO
Risposta del medico
Specialista in Otorinolaringoiatria

L'abbreviazione del collega che non riesce a comprendere (MLS) significa microlaringoscopia (diretta) ed è la descrizione corretta della tecnica cnirurgica di approccio. L'utilizzo del laser per asportate un granuloma di una corda vocale è un vantaggio per l'operatore (che è meno disturbato dal sanguinamento intraoperatorio), ma non è strettamente indispensabile. Con l'esperienza, anche il collega che le ha proposto l'asportazione della lesione senza laser può eseguire un ottimo lavoro.

Risposto il: 28 Settembre 2013