La paroxetina induce abitualmente inappetenza e quindi potrebbe al contrario provocare dimagramento. Il peso in eccesso determina un aumento di richiesta di lavoro cardiaco e in una condizione di riduzione della funzione del cuore quale quello che si verifica in una cadiomiopatia dilatativa con ridotta frazione di eiezione ciò condiziona un peggioramento della situazione clinica e dei sintomi. L’aumento di peso vuol dire oltretutto apporto calorico eccessivo e quindi un possibile aggravamento delle condizioni che hanno portato alla cardiomiopatia (iperdislipidemia, iperglicemia, aterosclerosi). E’ però importante verificare se l’aumento di peso non sia dovuto ad aumento della ritenzione di liquidi, nel qual caso dovrà essere intrapresa o incrementata anche la terapia con diuretici.