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La mamma di mio marito è ricoverata da una

La mamma di mio marito è ricoverata da una settimana al reparto di Gastroenterologia ed Epatologia di un ospedale universitario in Romania. Da quanto ho capito credo si possa trattare di Cirrosi epatica scompensata e con complicanze già in atto. La situazione è questa: al momento del ricovero la persona si trovava già in coma. Dopo due giorni in questo stato ha iniziato a riprendere conoscenza e a mangiare. Il suo stato era comunque confusionario nel senso che non riconosceva del tutto i propri cari nè il luogo in cui si trovava. Successivamente al "risveglio" e nel giro di un paio di giorni ha iniziato a gonfiarsi (pancia e arti), dunque con ascite ed Edema. Dopo sette giorni ha iniziato a riconoscere le persone e il luogo in cui si trova, pur rimanendo alcune fasi di non lucidità. Per motivi di lavoro siamo dovuti rientrare in Italia. Vorrei sapere cosa si può fare a questo punto della malattia, quali sono le aspettative di vita e, dunque, cosa ci aspetta.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Purtroppo le aspettative di vita sono piuttosto scadenti. Per tale motivo quando si verifica uno scompenso epatico così importante in un paziente con cirrosi epatica, si prende in considerazione di inserirlo in una lista di attesa per trapianto epatico, che rappresenta l’unica chance per quell’individuo. La prognosi del singolo paziente poi è impossibile da poter esprimere in mancanza di dati clinici esaustivi. Utile valutare a quale classe e quale punteggio presenta nella classificazione di Child, che prevede di valutare 5 parametri, cui si attribuisce un punteggio crescente a seconda della gravità: bilirubinemia, albuminemia, PT, ascite ed encefalopatia.
Risposto il: 18 Luglio 2005