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Esperto Risponde

Metastasi da tumore al seno

Anna di 56 anni. Nel 2006 sono stata operata di carcinoma mammario, mastectomia radicale destra i fattori prognostici: Ki67:3%;ER:2%;PR:2%, angiogenesi 5 X HFP Hercep-test 3+ con terapia neadiuvante con ERCEPTIN come adivante e cicli di radioterapia. Stadiazione: PT4N3mo G2 (VI edizione TNM)
A inizio luglio 2016 a seguito di una lieve tosse il medico mi consiglia una radiografia del torace che evidenzia: centimetriche immagini nodulari occupano entrami i campi polmonari. L'oncologo di riferimento dell'ospedale in cui sono in terapia da cui sono seguita consiglia una PET total body, che evidenzia: iperaccumulo del radiofarmaco in corrispondenza di numerose formazioni nodulari in entrambi i campi polmonari (SUV max range:2,5-10,1). Concomita iperaccumulo del tracciante (SUV max range 5-6,7) in corrispondenza di formazioni linfonodali della loggia di Barety a sede perilare e e peribronchiale bilateralmente; iperaccumulo del radiofarmaco (SUV max 3,8) in corrispondenza di addensamento tissutale contiguo ai piani muscolari della regione pettorale destra e ai muscoli intercostali omolaterali. Iperaccumulo del tracciante in corrispondenza di lesioni ipodense del parenchima epatico (SUV max 4,3-7,3) concomita iperaccumulo del radiofarmaco (SUV max 2,7-4,2) a carico di alcune formazioni linfonodali dell'ilo epatico, del tripode celiaco ed a sede paraorica sinistra. Iperaccumulo del tracciante (SUV max 3,6-5,2) a carico dei somi D1,D10,D11,L1, e di minore intensità di captazione (SUV max 2,8) a carico di L5.

Ricoverata per biopsia percutanea del polmone tac guidata e risonanza magnetica della colonna, l'oncologo comunica non sensibile ER2+; propone cicli di Taxsolo + Avastin dopo consulto con anatomopatologo. Inizio terapia chemioterapica il 06/09/2016, a tuttoggi ho eseguito 5 cicli di chemio, la situazione generale è sostanzialmente buona.
Il 22/11/ho eseguito una TC TOTAL BODY (COLLO+TORACE+ADDOME COMPLETO) CON E SENZA MCD. Il referto: adenopatie centimetriche latero-cervicali, multiple opacità nodulari metastiche diffuse bilaterlmente. Non adenopatie ilo-mediatiniche. Massiva infiltrazione metastica del parenchima epatico. Vie biliari non dilatate. Pancreas e surreni a regolare morfo-volumetria. Reni normofunzionanti, senza dilatazione delle vie escretrici. Non si apprezzano significative tumefazionidelle cstazioni linfoghiandolari intercavoparaortiche, mesenteriali e retrocrurali. Vescica in asse, normodistesa e a pareti regolari. Grasso perivescicale e perirettale libero. Assenza di significative tumefazioni delle stazioni linfonodali iliache, otturatorie e inguinali. CEA 2,3 Ca 15.3 70. Controllo marcher tumorali al 4/01/2017 CEA 2,04 Ca 15.3 45,1.
Il piano terapeutico prevede un altro ciclo di taxsolo + avastin, per continuare con solo Avastin in sedute quindicinali. Desidereri il vostro parere in merito alla terapia che sto seguendo e se sono consigliabili altre alternative. Grazie, Anna

Risposta del medico
Dr. Mirco Bindi
Dr. Mirco Bindi
Specialista in Nutrizione e Scienze dell'alimentazione e Oncologia

Gentile signora Anna, nel 2006 a 46 anni è stata operata per un grosso tumore mammario metastatico ai linfonodi ascellari e ha effettuato chirurgia, radioterapia e chemioterapia. Dopo 10 anni presenta metastasi polmonari, linfonodali, ripresa locale della malattia, metastasi al fegato e alle ossa. (Si spera che queste ultime siano state controllate radiologicamente per escludere rischi di frattura nelle sedi toraciche.) La TAC fatta dopo due mesi dell'inizio della seconda chemioterapia non parla delle metastasi ossee, ma indica massiva diffusione metastatica ali linfonodi, al fegato e ai polmoni. Indica inoltre la presenza di: "Grasso perivescicale e perirettale libero" senza significato patologico. Si fa presente questo aspetto in quanto nonostante una malattia avanzata Lei non dovrebbe essere una donna magra.

Il cancro che si è formato 10 anni fa è ritenuto, dagli studi clinici più recenti, causato da una alimentazione a base di proteine animali in misura eccessiva rispetto alle proteine vegetali. Non avendo Lei modificato l'alimentazione sul modello vegetale ed integrale il cancro ha avuto tutto il tempo di rigenerarsi a causa di una alimentazione che ne ha favorito la crescita. La chemioterapia che sta eseguendo cerca di distruggere le cellule maligne ma non può essere continuata all'infinito per gli effetti tossici sul sangue e su altri organi. La continuazione del solo Avastin sarà più tollerata, ma se vuole dare un forte contributo alla stabilizzazione e alla regressione della malattia, Le conviene informarsi bene sul ruolo della "Alimentazione nella prevenzione del cancro". Cordiali saluti

Risposto il: 24 Gennaio 2017