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Esperto Risponde

Mia moglie è alla 10-11 settimana di gravidanza,

Mia moglie è alla 10-11 settimana di gravidanza, i valori delle Transaminasi sono alti, risp. 82 e 169, i valori relativi alle epatisi sono tutti negativi; a cosa è dovuto? qual è la dieta da seguire? Premetto, non fa uso di alcolici ne di cibi fritti, e mangia ad orari regolari. GRAZIE.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
E’ utile che si sottoponga ad un ampliamento degli esami epatici eseguendo anche la bilirubinemia totale e frazionata, la fosfatasi alcalina, la GGT, la PCHE, l’elettroforesi proteica, il tempo di protrombina. Inoltre è utile monitorare i valori alterati. La gravidanza senza complicanze non comporta alcuna alterazione dei tests epatici, che, quindi, rimangono generalmente normali o di poco alterati. Tuttavia, in alcuni casi, si possono riscontrare modificazioni di alcuni parametri che possono essere espressione di un’iniziale patologia epatica. Quest’ultima può essere o non collegata alla gravidanza in corso. In questo caso è necessario intraprendere un approfondimento per stabilire se tali alterazioni siano legate ad una patologia epatica intercorrente o preesistente alla gravidanza oppure se siano segno di complicanze non epatiche o se, infine, siano semplicemente espressione delle modificazioni “parafisiologiche” che sia hanno nella gravidanza non complicata. Bisogna, prima di tutto, cioé distinguere le malattie epatiche in gravidanza in due gruppi principali. Quelle “da gravidanza” vere e proprie, cioè provocate da modificazioni metaboliche che si verificano in gravidanza (epatopatia in corso di iperemesi gravidica del 1° trimestre, meno preoccupanti, e le patologie epatiche, clinicamente più rilevanti, che compaiono tipicamente nella seconda metà della gravidanza quali la colestasi intraepatica gravidica, la sindrome pre-eclamptica ed eclamptica, la steatosi epatica acuta della gravidanza). L’altro gruppo è rappresentato dalle malattie epatiche “in gravidanza” cioè casualmente concomitanti con la gravidanza stessa o preesistenti alla gravidanza e slatentizzate da quest’ultima. La condizione che presenta sua moglie necessita quindi di approfondimento mediante ricerca di tutte le possibili cause di danno epatico (virus epatitici maggiori e minori, farmaci, condizioni preesistenti, latenti, di patologia epatica cronica) e monitoraggio frequente dei tests epatici. Un elemento di fiducioso ottimismo è dato dal fatto che tale condizione quando si sia presentata nel primo trimestre di gravidanza è solitamente più benevola rispetto alle fasi successive della gravidanza.
Risposto il: 27 Giugno 2005