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Mio padre, 64 anni, forte fumatore (20-25

Mio padre, 64 anni, forte fumatore (20-25 sigarette al giorno dall'età di 17 anni), moderato bevitore (mezzo bicchiere di vino a pasto), all'incirca all'inizio di aprile era vittima di un infarto. A causa della sintomatologia estremamente modesta (il dolore è stato lievissimo al punto che se ne è ricordato solo al momento della diagnosi, ricordando anche che sul momento non aveva minimamente immaginato che fosse un infarto) e della sua refrattarietà a farsi visitare (a dispetto del malessere sempre più evidente e invalidante), l'infarto è stato diagnosticato soltanto il 5 giugno, e insieme ad esso è stata riscontrata un'insufficienza cardiaca piuttosto grave (BNP = 1856, EF 17%). Ulteriori accertamenti hanno riscontrato l'occlusione di una coronaria non stentabile e l'occlusione dell'aorta a livello dei reni. Inoltre presentava severi problemi respiratori ed edemi agli arti inferiori. Attualmente ha smesso di fumare ed è in cura con Lasix (3 compresse al giorno), Sequacor (non ricordo se 1 o 2 al giorno), Sevastin (1 al giorno), Triatec (2 al giorno), Cardioaspirina (1 al giorno), Antra (1 al giorno), oltre al Coumadin (a dosaggio variabile a seconda del Test di Quick, infatti fa due prelievi a settimana). Queste terapie hanno eliminato gli edemi agli arti inferiori e migliorato il respiro. Da parte dei medici dell'Ospedale di Bolzano c'è l'intenzione di impiantare un defibrillatore ICD e di provare a rafforzare il cuore quel tanto che basta a reggere un'anestesia, nel qual caso si riparerebbe la coronaria e si sostituirebbe il tratto di aorta occluso. I miei quesiti a questo punto sono tre: 1.Mio padre attualmente presenta una respirazione curiosa: per 15 o 20 minuti respira bene, poi per 5 o 10 secondi ha un affanno, passato il quale ha un'altro quarto d'ora-mezzora di respiro buono e avanti così. È qualcosa di preoccupante o rientra nella normale sintomatologia (o magari è ansia) ? 2.È ragionevolmente possibile che partendo da un EF 17% (ho letto in molti posti che sotto il 33% la situazione è critica) si riesca a rimettere in piedi il cuore al punto che possa reggere un'anestesia ? 3.Quando hanno fatto la coronarografia l'impianto dell'ICD sembrava questione di pochissimi giorni. Adesso invece è rinviato a data da destinarsi (lo si presenta come prossimo ma non si stabilisce alcuna data, c'è solo un appuntamento il 9 luglio preceduto da esami del sangue, fra cui mi pare ci sia anche il valore BNP). Quando si pospone l'impianto del defibrillatore è un segno buono o cattivo ? Vi ringrazio infinitamente e vi invio i miei migliori saluti.
Risposta del medico
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1. E’ probabile che un andamento respiratorio di questo genere abbia una importante componente ansiosa, ma la valutazione precisa può essere solo diretta, vale a dire osservando e visitando il paziente. 2. Sì. 3. Non è un segno né buono né cattivo; è una valutazione che spetta ai Cardiologi che hanno in cura suo padre e che certamente osserveranno le caratteristiche del quadro clinico che pongono indicazione all’ICD; tenga presente che le Linee Guida non raccomandano un impianto a brevissima distanza dall’infarto (che si suppone sia di aprile ma è stato diagnosticato a giugno) e che la FE (cruciale nel porre l’indicazione) potrebbe migliorare anche in maniera significativa.
Risposto il: 09 Luglio 2007