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Esperto Risponde

Muco e mal di testa

Salve, mia figlia ha 15 anni, gode di buona salute, ma durante i mesi invernali si ammala spessissimo, inizia con il naso chiuso, continua con febbre mal di testa e tutti i sintomi di un' influenza. Mi dicono che si tratta di sinusite, ma risponde poco alla terapia medica e si debilita facilmente. Potrebbe trattarsi di altro? Grazie

Risposta del medico
Specialista in Chirurgia odontostomatologica

Gentile Paziente, cefalea e ostruzione nasale cronica sono sintomi spesso associati. Quando quersti quadri clinici stasntano a trovare soluzione è possibile che la causa vada cercata dove non la si ipotizzerebbe, cioè nella presenza di una malocclusione dentaria con malposizione della mandibola e disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se ha già fatto senza sucesso gli accertamenti e le cure abituali nel suo caso, le suggerirei di non trascurare questa possibilità. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, erroneamente chiamata "muscolo tensiva". L'ostruzione nasale ha fra le sue cause il disturbo ventilatorio: abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio : abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio viene associato a conformazioni anatomiche sfavorevoli, in particolare a livello di setto e turbinati, o all'ipertrofia adenotonsillare, correggibili tradizionalmente per via chirurgica. Può peraltro esistere anche un Disturbo Ventilatorio di tipo essenzialmente funzionale, legato allo schema respiratorio orale, che per vari motivi il paziente può aver assunto talvolta fin dall’infanzia, che non é necessariamente legato alla presenza di problemi anatomici. Quando il paziente, per qualunque motivo (specie quando si riduce l’autocontrollo o durante il sonno) apre la bocca, l’aria inspirata può scegliere di fatto due vie di passaggio, il naso o la bocca. Fra le due, per un principio generale di meccanica dei fluidi, è portata a preferire il transito con minori resistenze, che porta necessariamente alla scelta della via orale. Questo comporta di conseguenza l’esclusione della via nasale, pur in assenza di ostacoli meccanici di tipo anatomico, congeniti o dovuti a patologie acquisite quali l’ipertrofia adenotonsillare (che anzi, dalla respirazione orale può anche essere favorita). Si configura in questo modo un Disturbo Ventilatorio delle cavità nasali e paranasali, che favorisce l’insorgenza di rinosinusite. In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria (ROP: Primaria nel senso che non dipende da ostruzione nasale, ma primariamente dall'assunzione di questo schema respiratorio sfavorevole) invece, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo anche solo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro costituito da interferon, macrofagi e trasporto muco ciliare , altro sistema di difesa presente nelle mucose rinosinusali. Il mancato transito dell’aria inspirata attraverso il naso e soprattutto attraverso i meati medi e superiori, dove sboccano gli osti delle cavità sinusali, da un lato impedisce di fatto l’aspirazione assieme all’aria sinusale dell’abbondante quantità di Ossido Nitrico (potente antibatterico, antivirale e antiasmatico) che nei seni viene prodotto, dall’altro impedisce il ricambio aereo all’interno dei seni: anche la mancanza di ventilazione é una delle cause di rinosinusite. La ventilazione nasale è infatti di fondamentale importanza per il ricambio dell' aria all'interno dei seni paranasali: in assenza di ventilazione, infatti, vi si verifica una mancata ossigenazione, con modificazioni del PH, del metabolismo della mucosa e della flora batterica, che prima da transitante diviene stanziale e poi seleziona ceppi anaerobi normalmente assenti. Tale condizione porta all'edema e alla sofferenza della mucosa, (che può alla lunga esitare nella formazione di polipi) e alla diminuzione della funzione ciliare. Può trovare qualche notizia in più su questo argomento visitando il mio sito internet alla pagina “Patologie trattate.- Patologie respiratorie e russare notturno”: lo trova digitando il mio cognome su Google. Cordiali saluti ed auguri.

Risposto il: 04 Dicembre 2019