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Esperto Risponde

non è questione di pericolositä ma di indicazione.

Buonasera, sono una ragazza di 32 anni affetta da 9 anni da artrite reumatoide sieronegativa. La terapia sin d'ora seguita è stata: medrol 4mg, clorochina 250 mg e, occasionalmente e in occasione di riacutizzazione, antinfiammatori (arcoxia 90 mg).In seguito all'ultimo recente controllo dal reumatologo, lo stesso ha ritenuto opportuno passare ad una terapia piu' "aggressiva", nonostante gli esami del sangue, compresi quelli relativi ai fattori reumatici, siano tutti nella norma (ves, pcr, fattore reumatoide, ecc).La terapia consisterebbe nell'associare al medrol 4mg un farmaco immunosoppressore, il SANDIMMUN NEORAL, nel dosaggio di 150 mg al giorno (assunti in due dosi, 100 mg al mattino e 50 mg alla sera). Lo specialista mi ha rassicurata sulla tollerabilità del farmaco e sulla scarsità di effetti collaterali, asserendo che anche in caso di gravidanza (che desiderere) lo stesso non avrà effetti sul feto.Io, però, mi sono documentata ed ho "scoperto" che il farmaco non è poi cosi leggero. Inoltre può dare molteplici effetti collaterali (che devo monitorare con frequenti esami ematici e controllo pressione arteriosa), nonchè sottoporre a rischi concreti di contrarre facilmente infezioni, virus, nonchè patologie piu' serie, fino alle neoplasie.Sono sinceramente preoccupata e volevo un "conforto" morale: è cosi' "pericoloso" questo farmaco?Non ho ancora iniziato la terapia... non la ritengo giustificata in quanto non mi sembra di aver subito un peggioramento nella mia patologia. Potete fornirmi un Vs. parere? Grazie infinite, Tiziana.
Risposta del medico
Dr. Tiziano Gastaldi
Dr. Tiziano Gastaldi
Specialista in Reumatologia e Ortopedia e traumatologia
Il farmaco è un farmaco regolarmente registrato e che viene regolarmente utilizzato e quindi non è il problema se il farmaco sia pericoloso o no,ma se l'indicazione sia corretta o meno per cui non è possibile risponderle in quanto l'unico che puo' decidere dopo aver adeguatamente informato il paziente in tutto e per tutto è il medico prescrittore ch sta curando il paziente. So che è una risposta che non aiuta, ma questa è la realtà. O ci si fida o non si fida del medico che ci cura visto che la medicina a tutt'oggi è arte e non scienza, anche se vi ci si avvicina.
Risposto il: 08 Maggio 2009