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Esperto Risponde

Non so dare una risposta

Gentile Dottore, mi permetto di chiedere il Suo parere su una questione abbastanza delicata.Mi era stato proposto un viaggio in Macedonia, nella ex-Yugoslavia, per il prossimo Luglio; io non ho dato ancora una risposta, dati i miei dubbi riguardanti i bombardamenti NATO, verificatisi nel 1999, all'uranio impoverito, sulla zona del Kosovo meridionale, assai vicina alla zona dove dovremmo recarci.La permanenza sul territorio macedone durerebbe in tutto nove giorni, e qui si pone il primo dubbio: data la possibile presenza di cibo provenente da zone contaminate (Kosovo, appena oltre il confine macedone), esisterebbe il rischio concreto di ammalarsi di leucemia o linfoma, assumendo cibo potenzialmente contaminato per un periodo di soli nove giorni? Tenga presente che non ho modo di sapere da dove esattamente proviene il cibo servito in hotel, nonostante gli alberghi scelti dal tour operator siano tutti di alto livello.Secondo dubbio: il percorso del viaggio si avvicina al confine col Kosovo solo per un tratto, cioé da poco prima della capitale Skopje fino alla città di Titovo, all'incirca; ora, ho saputo di uno dei soldati del nostro contingente morto di linfoma (dovuto ad inalazioni di uranio impoverito)dopo essere tornato da una missione di pace proprio in Macedonia alla fine del 1999; il soldato in questione pare avesse soggiornato in una zona della Macedonia al confine con il Kosovo, ma non viene specificato quale fosse; però, il viaggio propostomi prevede due pernottamenti in zone del territorio macedone abbastanza vicine al confine del Kosovo: uno nella capitale Skopje (a 95 km dal confine) e l'altro nella città di Titovo; in tutto, si dovrebbe trascorrere in quell'area un giorno e mezzo all'incirca, per poi allontanarsi verso una zona più "sicura" a sud; desidererei sapere se anche un tempo abbastanza limitato come questo, nel caso fossero ancora presenti fonti di inalazione, esporrebbe al rischio concreto di leucemia o linfoma.RingraziandoLa in anticipo per il Suo tempo e la Sua disponibilità, Le invio i miei più distinti saluti,Maria.
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

Mi mancano del tutto le informazioni necessarie (posto che qualcuno le abbia) per darLe una risposta corretta.

La mia "sensazione" (non e' neppure una "opinione") e' che il rischio pe run periodo di 9 giorni sia trascurabile.

dott. Piero Gaglia

Risposto il: 16 Giugno 2013