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"Se(g)ni, donne in mostra contro il cancro”: un racconto di speranza in 28 scatti

La mostra si è svolta lo scorso week-end. Fotografate più di 60 donne che hanno voluto dare il proprio contributo nella lotta al cancro al seno.
Ventotto fotografie, in bianco e nero, per dire no al cancro. Si è tenuta nello scorso weekend, da venerdì 28 a domenica 30 ottobre a Cologno Monzese la mostra Se(g)ni, donne in mostra contro il cancro. Si tratta di immagini realizzate dalla psicologa (ed ex malata) Beatrice Chiodini che vuole "raccontare" il seno femminile violato dalla malattia. Seni che hanno lottato contro la bestia e hanno avuto la meglio, seni devastati, seni giovani e seni adulti, tutti visti con gli occhi di una donna che sa bene cosa significa avere a che fare con il cancro. La realtà, spesso atroce, della malattia vista attraverso una grande dolcezza e un punto di vista diverso dal solito.

"Mi chiamo Beatrice, ho 27 anni, sono psicologa di professione, fotografa per passione e da pochi mesi sono anche una sopravvissuta al cancro. Ma questa è un’altra storia", racconta l'autrice nel blog Fragole amare.
Protagoniste più di 60 donne. Bambine e anziane, gravide, neomamme e lattanti, che hanno voluto appoggiare la causa, diventando modelle per un giorno. "Ognuna - continua la Chiodini - ha voluto lasciare il proprio se(g)no nella lotta contro la malattia, tutte entusiaste nell’appoggiare la mia causa, tutte orgogliose di partecipare, tutte schierate prepotentemente contro il cancro. Perché la donna non è solo seno, perché il seno non è solo seduzione, ma fonte di vita e nutrimento, e ahimè anche fonte di dolore e disperazione, in caso di malattia. Perché le donne in Italia lo mostrano anche per lodevoli cause, come questa. Perché guarire si può, ma la vera arma è la prevenzione".
 
Leggi anche:
Il Carcinoma mammario è il Tumore più frequente nella donna e la prima causa di morte per tumore.

La mostra è stata organizzata dall’Associazione Lorenzo Perrone con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e il supporto dell'Istituto Nazionale dei Tumori. L'esposizione è rimasta visitabile presso Villa Casati per tutto il weekend scorso.
Non solo immagini ma anche momenti di convivialità. Domenica pomeriggio, infatti, i volontari dell’ALP hanno preparato un tè per tutti coloro che hanno voluto guardare la mostra e parlare di prevenzione e tutela della salute.
Destinatarie del messaggio lanciato attraverso queste 28 fotografie anche le più giovani che "come me non ci pensano", spiega la psicologa-fotografa. Al centro sia la voglia di sensibilizzare su un tema tanto serio che lanciare un urlo di speranza e consapevolezza dell'importanza della prevenzione. "Perché tutte insieme - aggiunge - si possa gridare al mondo: dal Cancro si guarisce".

La tre giorni si è conclusa domenica sera con la proiezione del film Annie Parker presso il cineteatro San Marco. Al centro del film la storia vera della paziente Annie Parker e della dottoressa Marie-Claire King, che negli Anni 80, quando la ricerca genetica era agli albori, riuscirono a dimostrare che le donne portatrici della mutazione genetica BRCA1 o BRCA2 sono predisposte all’insorgenza del tumore al seno. A fine film i ricercatori del Dipartimento di Oncologia Sperimentale e Medicina Molecolare dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano hanno risposto alle domande degli spettatori.


Per approfondire guarda anche: “Olio di oliva: uno scudo contro il cancro al seno“
Ultimo aggiornamento: 03 Novembre 2016
4 minuti di lettura

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