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Esperto Risponde

nonostante terapia

Sono una donna di 45 anni. Soffro di cistite da E. Coli ormai da 5 anni, per almeno due volte l'anno e l'E Coli è presente pure nel tampone vaginale.Mi curo con antibiotici econ ovuli vaginali seguendo i vari antibiogrammi.Ho tentato di prevenire sempre provando cicli di D-Mannosio Plus, o Acidif Plus, o Cistiflux con fermenti lattici e Immunovix ma niente ha risolto. Alcune volte non sono stata curata con antibiotici se le cariche erano basse, seppur i disturbi erano evidenti. Ma in uno di questi casi, 5 mesi dopo, mi si è presentata cistite emorragica.L'ultimo episodio ancora in atto è stato devastante: bruciori intensi in tutta la zona intima compreso ano, questa volta nell'urinocoltura erano presenti sia E.Coli (1.000.000) che Ureaplasma Urealyticum e nel tampone vaginale E Coli +++, Candida Albicans ++, seppur con flora batterica presente.Non ho potuto applicare ovuli perché il bruciore è immenso anche solo a indossare slip, sto assumendo fermenti lattici e antibiotici per 7 gg e paracetamolo perché non riesco a sopportare il dolore, sto quasi alla fine della cura ma non sento di essere in forma.Non fumo, non bevo alcoolici ma due litri di acqua già iniziando a digiuno al mattino. Non sono mai stata sposata né ho avuto gravidanze, non uso anticoncezionali né medicinali di alcun tipo. Ho rapporti sessuali raramente. Gli episodi si verificano sia dopo rapporti sessuali che in totale assenza. Vado al bagno regolarmente. Non ho malattie di alcun genere, soffro di raffreddori e tonsilliti con aria condizionata. Ho cicli mestruali puntuali ma ultimamente emorragici. Sono magra di costituzione, mangio bene e molto.Cosa devo fare?
Risposta del medico
Specialista in Urologia

I batteri coinvolti nelle sue cistiti sono tutti di evidente origine intestinale. Anche se la funzione è accettabile, verosimilmente vi è alla base una alterazione della flora batterica, con presenza di ceppi batterici aggressivi e resistenti. In linea di massima se si deve combattere, questo è senz'altro il versante più favorevole. Quasi sempre la vescica non è che la vittima innocente di situazioni e condizioni che originano altrove. Peraltro, nelle situazioni al elevata frequenza di recidiva è opportuno, almeno una volta procedere ad una valutazione più approfondita dell'apparato urinario, con una ecografia dell'addome ed una endoscopia delle basse vie urinarie (cistoscopia). Nella donna questa indagine può essere eseguita ambulatorialmente con invasività davvero minima.

 

Risposto il: 19 Novembre 2014